Roma 2 giugno 1999. Apprendiamo dalle agenzia di stampa che il Presidente della RAI Roberto Zaccaria e il Direttore Generale Pierluigi Celli hanno dato mandato ai loro legali "di valutare ogni necessaria azione" contro "le notizie false e gravemente diffamatorie" contenute nel giornale distribuito oggi dinanzi agli uffici RAI di Viale Mazzini dagli esponenti radicali Cappato, Pietrosanti, Capezzone, Bernardini e Giustino.
Esprimiamo soddisfazione per questa scelta dei massimi dirigenti RAI: grazie alla loro prossima querela, e al giudizio che ne conseguirà, si potrebbe aprire infatti, per la prima volta nel nostro paese, il grande Processo al furto di informazione e di legalità, dopo la stagione dei micro e macro processi per i furti di denaro. Verrebbero così sottoposte al giudizio della Magistratura, e soprattutto a quello dell'opinione pubblica, la veridicità e la fondatezza delle nostre puntuali e documentate accuse nei confronti dei dirigenti RAI per attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, abuso d'ufficio, omissione di atti d'ufficio, e frode in pubbliche forniture.
Intanto, non possiamo che riconfermare le azioni di domani presso gli studi RAI di Saxa Rubra e dinanzi all'abitazione di Bruno Vespa. Appuntamento, in entrambi i casi, alle ore 7, continuando ad attendere una querela che a conferma di quanto affermato dai dirigenti della RAI non può attendere un solo minuto di più.