Sul Corriere Adriatico di oggi esce un'intervista esclusiva della Commissarie Emma Bonino
Prima pagina foto e titolo : LE MARCHE E L'EUROPA. I CONSIGLI DELLA BONINO
Pagina 5 (mezza pagina in alto in grande evidenza) :
"Nostra intervista al Commissario Ue Emma Bonino"
" 'UN CORRIDOIO TELEMATICO' I problemi marchigiani visti da Bruxelles"
Di Andrea Ferri e Andrea Fraboni
"Emma Bonino, attuale commissario europeo, da sempre e' in politica. La sua carriera la vede al fianco di Marco Pannella nelle grandi battaglie radicali. Ultimamente era stata indicata per la carica di presidente della Repubblica. Questa sera sarà in Ancona, accompagnata da Olivier Dupuis, deputato europeo, segretario del Partito Radicale transnazionale, per l'apertura della campagna elettorale per le elezioni europee e la presentazione della "Lista Bonino". Il comizio si solgera' in Piazza Roma alle ore 21,30."
QUALI SONO LE PRIORITA' DEL SUO PROGRAMMA "EUROPEO"? E QUALI SONO I PROBLEMI CHE HA INIZIATO AD AFFRONTARE IN QUALITA' di commissario europeo e che vorrebbe portare a soluzione nell'eventuale prossimo mandato?
"Essendo incaricata di tre diversi portafogli - aiuti umanitari, pesca e consumatori - saro' telegrafica. L'aiuto umanitario ha consentito all'Unione di mostrare il volto solidale dell'Europa nel mondo intero, nonche' di "umanizzare" le relazioni internazionali. Da commissario alla pesca, ho cercato di far tesoro di una realta' che in tanti fingono di ignorare: poiche' ci sono troppi pescatori e troppo poco pesce da pescare, l'intero comparto produttivo legato a l'insieme di questa attivita' economica - dalla cattura in mare fino alla nostra tavola - e' 'condannato' a modernizzarsi e razionalizzarsi. Quanto ai consumatori, che io chiamo cittadini consumatori, ho cercato di passare da una politica detta di "protezione dei consumatori" a un nuovo approccio: fornire ai cittadini consumatori tutti gli strumenti, conoscitivi e legali, per proteggersi da soli. Se otterro' un nuovo mandato? Non tocca a me deciderlo".
A SUO PARERE GLI AMMINISTRATORI ITALIANI SONO PREPARATI ADEGUATAMENTE A NON DISPERDERE LE OPPORTUNITA' DATE DAI FINANZIAMENTI EUROPEI?
"Ho posto fin dall'inizio del mio mandato di commissario europeo il problema dell'esigenza di mettere l'amministrazione pubblica italiana - centrale e periferica - in condizione di partecipare piu' efficacemente alla gestione dei finanziamenti comunitari, e ho piu' volte ricordato l'assoluta necessita' di adeguarla una volta e per tutte agli standard europei il piu' presto possibile. Ho anche suggerito di farlo assicurando una formazione altamente qualificata ai funzionari (riguardo al diritto, alle normative, alle procedure, dell'Unione europea); semplificando le procedure e gli iter burocratici d'approvazione dei progetti; responsabilizzando i funzionari gestori dei fondi comunitari attraverso la chiara identificazione di ruoli e responsabilita'. In alcune regioni sarebbe necessario un rafforzamento degli organici, in altre parole una ristrutturazione degli uffici ed il ricorso a funzionari piu' motivati."
LA CRISI DEI BALCANI. COSA E MANCATO FINORA? RITIENE CHE IL PESO POLITICO DELLA UE DEBBA CRESCERE ANCHE SUI GRANDI CONFRONTI INTERNAZIONALI?
"Federalista convinta, fautrice degli "Stati Uniti d'Europa", dico da sempre che l'Unione deve darsi una diplomazia e un esercizio unici. E uno squilibrio insostenibile fra il nostro peso economico e la nostra "leggerezza" politica e la crisi dei Balcani, in corso da dieci anni, lo dimostra in maniera vistosa."
PER LA PRIMA VOLTA SI TROVA NELLE MARCHE COME COMMISSARIO EUROPEO. UNA REGIONE CHE CHIEDE SOSTEGNO ALL'UE IN QUANTO GRAVEMENTE PENALIZZATA SUL FRONTE DELLE INFRASTRUTTURE
"Il problema legato alla carenza delle infrastrutture, non solo quelle classiche di comunicazione, come strade e ferrovie, ma anche altre, come reti informatiche e telecomuniocazioni, e' un problema piu' nazionale e comunitario che non regionale o in particolare marchigiano. La competitivita' dell'industria italiana ed europea non puo' infatti prescindere dal miglioramento e dallo sviluppo della sua rete infrastrutturale. Per raggiungere quest'obiettivo l'unione europea ha previsto diverse politiche di spesa. Queste politiche sono, ed e' giusto che lo siano, coordinate con strategie di sviluppo nazionale. Di conseguenza il miglioramento delle infrastrutture marchigiane dipende in primo luogo da decisione romane."
LE MARCHE SI ATTENDONO MOLTO DAL PROGETTO CORRIDOIO ADRIATICO, MA SEMBRA CHE NELLA UE CI SIANO LOBBY NON INTERESSATE AD ACCETTARLO. COME PENSA SI DEBBA AFFRONTARE LA SITUAZIONE OFFRENDO UNA GRANDE POSSIBILITA' DI SVILUPPO ALLA FASCIA ADRIATICA?
"La scelta dei 20 progetti infrastrutturali di livello europeo da finanziare prioritariamente e' stata determinata a Bruxelles soprattutto da logiche legate al miglioramento della competitivita' dell'industria europea, alla prevista creazione di posti di lavoro, ma anche e soprattutto alla rapida "cantierabilita'" dei prodotti (studi di fattibilita' pronti, previsioni di spese, autorizzazioni, ecc.) e al sostegno politico dei singoli Stati membri. Il progetto "corridoio adriatico" probabilmente non aveva al momento della discussione europea le necessarie garanzie di rapida esecuzione e di fattibilita' per essere preferito ad altri. Credo quindi di poter escludere l'azione di lobby contrarie a questo progetto a Bruxelles. Resta da vedere se lobby di questo tipo, con idee diverse per lo sviluppo delle regioni adriatiche, non abbiano agito a Roma."
LEI E STATA CANDIDATA AUTOREVOLE ALLA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. UN'OCCASIONE PERSA O UN TRAMPOLINO DI LANCIO VERSO ALTRI TRAGUARDI?
"Mi offende chi, come ha fatto con molta disinvoltura Casini, solleva il sospetto che la campagna condotta dal comitato "Emma for President" fosse solo un'astuzia radicale per preparare il terreno alle elezioni europee. Chi conosce i fatti sa che l'idea di candidarmi al Quirinale e' nata alla fine del novembre scorso all'insaputa del partito nonche' di Emma Bonino stessa, che era in viaggio nei paesi devastati dall'uragano "Mitch". Scopo primo di quella campagna era l'idea di rilanciare l'elezione diretta del Capo dello Stato . Ciampi? Un buon risultato".