Roma, 11 giu. - (Adnkronos) - ''Dal 1 gennaio al 9 giugno abbiamo totalizzato 25 mila ore di ritardo che si traducono in decine e decine di miliardi di perdite''. Questa la risposta di Domenico Cempella, amministratore delegato di Alitalia, agli interrogativi posti dagli azionisti nel corso della assemblea odierna sui ritardi dei voli registrati dalla compagnia nel corso del '99. Cempella, che ha sottolineato di non voler attribuirne le cause a nessuno, ha pero' rimarcato che ''le cause endogene riguardano solo il 5% dei ritardi''.
Il problema e' soprattutto come spiegare ai passeggeri il mancato rispetto degli orari. ''Da 2-3 mesi viviamo un paradosso. Siamo l'unico settore -ha aggiunto Cempella- che non governa la gestione del servizio nelle sue 3 fasi. Non riusciamo a spiegare ai clienti le cause ed occorrera' predisporre un servizio di informativa da parte del personale''.
Per Cempella hanno contribuito all'inefficienza della compagnia nel rispetto degli orari ''gli accordi raggiunti e mai rispettati -ha detto- segnale di un sistema barbaro''. Senza riferirsi direttamente ai sindacati, che hanno piu' volte incrociato le braccia in questi mesi, l'a.d. ha pero' sottolineato che rispetto alla riduzione del costo del lavoro ''i nostri sindacati difendono benissimo i loro associati''.
ALITALIA: 25.000 ORE DI RITARDI NEI VOLI SINO AL 9 GIUGNO (2)=
(Adnkronos) - La discussione in assemblea ha toccato anche il problema dei rincari tariffari. ''Sarebbe piu' facile per noi -ha sottolineato Cempella- fare tariffe uniche e valide per tutti ma dobbiamo cercare di vendere al meglio i nostri spazi''.
Infatti Alitalia ha registrato un +3,6% nei ricavi dalle tariffe, per l'aumento delle quali e' stata approntata una ''maggior selezione del traffico -ha precisato il presidente Fausto Cereti- e una revisione di quello business sui voli nazionali e intercontinentali''.