ormai sappiamo chi e' il successore di Mose', chi portera',
o almeno puo' portare, il popolo nella terra promessa; se si varchera'
il Giordano, sappiamo chi ci guidera': speriamo a Mose' vivo ancora a lungo.
Il pensiero va ai predoni del deserto, che hanno versato il sangue
degli Enzo Tortora e delle Giorgiana Masi, e alla generazione dell'Esodo
(io sono nato nel deserto, sono figlio di divorziati); ma anche a quanti si
sono fermati prima di varcare il Giordano, fingendo di essere arrivati.
Ma varcare il Giordano non e' la battaglia di Armagheddon, la vittoria
finale; e' l'inizio di una lunga serie di battaglie, che si vinceranno
sulla diversita', sulla totale estraneita' tra questa tribu' e tutte le
altre che andranno cacciate.
E' sintomatico, profetico che questa vittoria arrivi con "questa" Emma
Bonino al termine del suo quinquennio di governo europeo, alle elezioni
europee; e' il partito transnazionale che vince le elezioni in Italia e
che domani avra' piu' uffici a Bruxelles che a Roma.
E' il partito che non solo non vuole e non deve strutturarsi "come gli altri"
al suo interno (anche qui ci sono amplissimi riferimenti con l'Israele
biblico, ma ve li risparmio), ma che non pensa italiano, come Israele non
pensava cananeo.