Ebbene, suona male come tutti i comitati di crisi. La tensione è alta, la situazione è tipica, e topica, del riferimento bimillenarista, nel guado di una rivoluzione tecnologica con i problemi di tutela e conservazione della cultura e dei "dialetti" in divenimento di ogni cosa e forma.A "cento giorni" dal duemila, credo sia veramente possibile il giubilare della rivoluzione liberale (W MARCO) in parallelo con il giubileo cattolico che potrebbe però rischiare, qui in Italia e per l'Europa, una deriva oscurantista.
Un giubileo laico sarebbe in ogni caso ben poca cosa in confronto alla rivoluzione liberale, ed al giubileo cattolico stesso, in Italia e in una Europa, alla quale consta di proporre al Mondo e alla Storia una via di sviluppo possibile e sostenibile anche a tutela della propria zona geopolitica di influenza.
Non dimentichiamo le analisi fatte, il giudizio sulla "peste italiana", il forte richiamo della legalità, delle regole e del diritto continuamente calpestato, strappato e scagliato lontano accartocciato, dai centri di prepotere economico, politico e ideologico del progressismo del nulla sindacatocratico e statalista.
Pannella, come Nietzche, non lo si può usare, interpretare o citare a sproposito: la lettura della valenza politica del suo pensiero - ma soprattutto della sua azione, poiché come Nietzche è uomo d'azione più di quanto sia uomo di libri - deve comprendere tutti i fattori dell'esistenza e il tempo della maturazione e dell'opportunità politica per giungere e raggiungere il disegno più alto, in relazione al fenomeno osservato, che è dato e pubblicizzato.
Pannella dunque è un genio. Emma Bonino è bella da impazzire poiché nessuno al mondo oggi può sostenere un primissimo piano senza deviare o subliminalmente turbare l'osservatore; nemmeno Teresa di Calcutta o Lady Diana hanno avuto caratteristiche simili.
La rivoluzione liberale è perciò possibile ed incardinata, in Italia quanto in Europa irrefrenabile, ma tutto ciò cammina su gambe e anime che vanno alimentate quanto meno della comprensione degli intorni prima ancora che del sostegno.
Dunque. Berlusconi è un figlio di puttana, democristiano, pidduista e quant'altro, ma se per esempio, preoccupandoci di impegnarlo per bene, desse il pieno sostegno a tutti i 22 referendum e prendesse posizione per rivedere la designazione di Prodi alla presidenza della Commissione Ue favorendo la nomina di Emma Bonino voluta dai più, allora perché non lasciare quel ragazzo vitellozzo cantante di night godersi la favola di una esistenza che avrà da se un ridimensionamento poichè chiaro a tutti che di statura politica ne ha ben poca e che lascerà il tempo avendo quasi del tutto ininfluito: la storia è piena di figure del genere, spesso ravvedute, che hanno concorso ad una rivoluzione, e certo, intuito e creatività non gli sono mancate, ora però è già cotto, fenomeno di altri tempi. E già, il tempo corre veloce per la conoscenza, le trasformazioni e le mutazioni: vent'anni fa era ormai un secolo.
D'Alema può aver voglia, d'altro canto, di marcare il tempo e proporsi - come la libera e progressista sinistra veramente vuole - quale garante e promotore egli stesso della Rivoluzione Liberale; ed allora la via è più breve, più semplice ed organiga: scurdammoce o' passato e apriamoci alla nuova era.