("La Repubblica", cronaca di Torino, 16 giugno 1999)"Un tratto di strada Pianezza, la via che porta al carcere delle Vallette, sarà presto intitolato ad Enzo Tortora, forse subito dopo le vacanze estive. La decisione (che precede di parecchie settimane il successo elettorale della Lista Bonino) è stata presa dalla commissione toponomastica di Palazzo Civico,su proposta del capogruppo verde Silvio Viale e di quello di Forza Italia Daniele Cantore. D'accordo, con sfumature varie, anchje le altre forze politiche, ma solo a condizione che la modifica si limitasse appunto ad un tratto della strada, escludendone la parte finale, un piazzale che funge da parcheggio e che coincide però con l'indirizzo del carcere.
Il piazzale manterrà dunque il vecchio nome, o verrà dedicato al presidente dell'Ordine degli avvocati, Fulvio Croce, ucciso nel 1978 dalle Brigate Rosse. Su quest'ultima proposta di intitolazione, infatti, anche le forze politiche più scettiche (in particolare AN e Rifondazione Comunista) sull'idea appaiono concordi. Restano le difficoltà tecniche: per modificare l'indirizzo di un carcere occorrono autorizzazioni ministeriali, senza contare le difficoltà per le decine di agenti di custodia e per i molti detenuti che alle Vallette hanno il proprio domicilio. Ma questo aspetto potrebbe essere superato distaccando per un mese, come è già avvenuto in altre occasioni, un ufficio dell'anagrafe all'interno del carcere, per consentire tutti i necessari cambi di indirizzo. La proposta di dedicare una via a Tortora, diventato dopo le accuse, la carcerazione e le assoluzioni il simobolo della battaglia radicale <> è da tempo in lista d'attesa in compagnia di alcune centinaia di altre. Ora sirealizzerà, in un luogo scelto proprio perchè <>".