Sull'onda di fenomeni come Merlo, Minzolini (vedi "minzolinismo") ed altri che possono permetterselo in quanto "talenti o ex talenti", i giornalisti - si sa - amano negli ultimi anni praticare "il retroscenismo". Ma Feltri, da quando ha assunto la direzione di un giornale come il Borghese, va oltre. Lui che da sempre si č dato all'ippica (č vero, non č una battuta) con articoli di questo taglio pratica anche un altro sport: "il dietrologismo mirato".Prima lettura perversa (e verosimile): conta di fare incazzare Marco. Provocarlo, detonare la spoletta abruzzese e indurlo a sparare una difesa intransigente di Berlusconi, delle sue reti e della corretta applicazione dei prezzi per gli spot mediaset. "Smuovere" le acque delle sirene che cantano alla Lista Bonino nella speranza di accorciare le distanze con il Polo, sapendo che le cose scritte non sono vere. La gente sa che se i retroscena dietrologici raccontati da Feltri esistessero, ovvero inciucio tra cavaliere e Emma per fottere AN, avremmo avuto Bonino candidata da Berlusconi al colle, Bonino confermata commissario UE, appoggio del referendum elettorale, licenziamento di Gianni Baget Bozzo, etc. etc. etc. Attenti, le trappole son scattate?
Seconda lettura perversa (psicologica): Feltri č in un momento di masochistica depressione da deficenza di autostima e quindi vuol farsi solo del male davanti ai suoi lettori usando la macchina da scrivere.