Del poco spessore politico di Prodi se ne sono accorti quasi tutti i parlamentari europei quando ha fatto i suoi discorsi di presentazione al PE. Dai toni trionfalistici di PPE e PSE di Aprile (quando stato nominato), dovuti alle ovazioni fatte dalla stampa estera- repubblica nei suoi confronti, si e' passati al disagio per i limiti che Prodi continua a dimostrare.Il consiglio voleva un uomo nelle sue mani, e lo ha trovato facilmente: Prodi l'uomo del compromesso fra i governi e fra PPE e PSE, come lo e' stato fra DS e DC.
Mi auguro che i parlamentari europei alzino la testa come hanno fatto con Santer.