Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Lista Bonino:
Roma, 22 giugno 1999
"Il Ministro Giuliano Amato ha definito "pericolose scorciatoie" i referendum sulla flessibilità del lavoro che da anni proponiamo alle forze politiche e sociali, prima di tutto al mondo imprenditoriale. Anzi, ha ammonito gli imprenditori dal rischio di appoggiare iniziative della serie "taglierina alle radici del sindacato".
Deduciamo da ciò che il Ministro del Tesoro, che comunque giudica sacrosante le richieste di flessibilità del mercato del lavoro, ritenga possibile far quadrare il cerchio, cioè riformare seriamente e radicalmente il mercato del lavoro con il consenso del sindacato.
Se Giuliano Amato avrà successo saremo ovviamente i primi a rallegrarcene, visto che da tempo andiamo dicendo che le nostre riforme referendarie potrebbero essere ottenute con l'iniziativa governativa o parlamentare. Purché, però, non si pensi di rispondere alle drammatiche esigenze del mondo dell'impresa e del lavoro italiano con misure inadeguate nel numero e nella qualità o già di fatto superate.
Mentre Amato sembra puntare tutto sulla concertazione, noi, per prudenza faremo comunque di tutto per assicurare al paese entro dodici mesi un grande appuntamento democratico e referendario in cui gli italiani possano scegliere le riforme liberiste per rilanciare l'economia e l'occupazione. Come ha sottolineato il Ministro avremo sicuramente dalla nostra parte "i giovani che giudicano i sindacati come protettori dei garantiti"; ma anche milioni di partite IVA e di disoccupati. Il nostro successo referendario quando ci sarà verrà salutato con favore - ne siamo sicuri - prima di tutti dal Ministro Amato stesso".