Ricevo in mail un cortese ma perplesso messaggio sul mio "annuire" al signore delle poste che ce l'aveva, fra l'altro, con gli extracomuunitari.
Mi fa piacere riportare anche qui la mia risposta.
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Era un testo che tentava di essere scherzoso :)
Non ho annuito davvero per non "stonare", figurati.
Discuto con gente del genere da quando avevo quindici anni, forse.
Il razzismo qualunquista (o il qualunquismo razzista) e' un atteggiamento diffusissimo, a destra come a sinistra.
Ho litigato anni ed anni. Talvolta preferisco lasciare parlare, mi interessa sentirli, nonostante tutto.
Piuttosto che insistere piu' di tanto con i miei argomenti, che avranno sentito piu' e piu' volte, e che gli scivolano addosso.
Nel caso specifico, ho anche tentato di portare il discorso sulle necessita', almeno pratica (se di altro non si vuol tener conto), di integrazione e di un mondo aperto, ma era chiaro che il suo fastidio era invincibile.
Fargli un comizio, tentare a tutti i costi di "averla vinta" o di metterlo in un angolo? E perche'?
Se davvero temessi di "stonare", starei messo molto ma molto meglio :)...
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