Dichiarazione di Marco Cappato, deputato europeo, coordinatore dei radicali:
Roma, 9 luglio 1999
"In un paese serio un governo responsabile, preso atto della dinamica della spesa previdenziale, adotterebbe immediatamente le misure necessarie per interrompere palesi iniquità per garantire ai figli quel che generosamente e irresponsabilmente viene oggi offerto ai padri. In Italia un governo debole, ostaggio del potere burocratico e parastatale dei sindacati confederali, prepara la bancarotta dei conti pubblici rimandando sine die le scelte indicate da tutte le autorità monetarie nazionali e internazionali (oltre che dal buon senso). Il direttore generale di Confidustria Innocenzo Cipolletta è stato aggredito e sbeffeggiato in ogni modo per avere oggi chiesto al governo di decidere subito la riforma delle pensioni, anche senza l'accordo di CGIL, CISL, UIL. Ci dispiace. Ma anche a Cipolletta e alla sua organizzazione vorremmo ricordare che se si fossero impegnati nelle campagne referendarie che da soli, purtroppo, abbiamo condotto e conduciamo (a partire dall'abolizione delle pensioni di anzianità) non ci
troveremmo oggi in questa situazione.
Dal 1 luglio è ripartita la campagna di raccolta firme: i rappresentanti degli imprenditori (ma forse ormai è lecito sperare solo negli imprenditori "non rappresentati") sono ancora in tempo per fare la loro parte".