Roma, 10 luglio 1999
" Silvio Berlusconi mi sembra un po' nervoso, di questi tempi ne abbiamo sentite di tutti i colori: per Curzio Maltese e, se ho capito bene anche per Luciana Castellina a sinistra, Emma Bonino è la "marca giovane" di Silvio Berlusconi; come l'Emporio Armani rispetto alla ditta madre. A Berlusconi mi sento solo di contestare, come ho già fatto ripetutamente, che io non sono affatto "nuova" , in quanto faccio politica da 25 anni e non ho mai preteso questo aggettivo che oltretutto mi suona falso: non è così !
In ogni caso avrei solo da aggiungere che potrebbero essere gli stessi dati ad innervosirlo
Io non sono un'indipendente di sinistra non posso essere comprata "ad personam", faccio parte di un gruppo politico che fa scelte politiche. Un gruppo che ha visto la sua esplosione, la sua rivelazione recentemente e che sa interpretare i desideri di maggiore libertà, o comunque di riforme liberali e liberiste che certamente sono presenti nel nostro paese.
Il metodo della denigrazione dell'avversario, anche dal punto di vista personale, è un metodo vecchio. Niente di nuovo: alcuni clichè un po' stantii vengono usati quando si vuole non confrontarsi con un'altra poitica.
Si pensa che sia più facile la scorciatoia della denigrazione personale. Mi sembra peraltro in buona compagnia di Eugenio Scalfari. Sono in politica da decenni e mi sembra come se ogni giorno dovessi passare un nuovo esame, per dimostrare non si capisce cosa Oltretutto è un vecchio espediente molto maschilista: se si tratta di un avversario politico-donna, bisogna sempre denigrare insinuando magari che non è autonoma. E questo lo dico soprattutto per tutte le donne che fanno politica".