Primo obiettivo le firme per i venti referendum in favore della 'rivoluzione liberale'I radicali chiedono il sostegno delle diverse forze politiche
Corriere dell'Umbria, 12 luglio 1999
(Foto di Andrea Maori)
PERUGIA - Si è costituito anche a Perugia il comitato promotore dei 20 referendum "per la rivoluzione liberale" promossi dalla Lista Bonino e dai radicali.
Il comitato - si legge in una nota firmata da Elisabetta Chiacchella, Enzo Gravina e Andrea Maori - è aperto a tutti, è attualmente composto da cittadini che da anni si battono per i diritti civili, per la libertà d'impresa e contro le oligarchie partitocratiche. Il comitato è anche composto da persone che hanno dato vita ad esperienze elettorali diverse alle ultime elezioni amministrative (con il Polo o con il centro-sinistra) ma che operano perchè attraverso lo strumento referendario, il prossimo anno si possa arrivare ad una stagione di riforme liberali senza le quali l'Italia è condannata al declino e al sottosviluppo.
"Con i referendum - dicono i promotori - vogliamo ottenere maggiore libertà di lavoro e di impresa, la libertà di scegliere le strutture sanitarie più sicure ed efficaci, pubbliche o private che siano, pensioni eque ed adeguate contro quelle privilegiate che si traducono in lavoro nero e in disoccupazione giovanile, l'abolizione delle trattenute fiscali nella busta paga, la responsabilità civile dei magistrati e la giustizia giusta, contro il finanziamento pubblico a partiti e sindacati, un sistema elettorale "all'americana".
Rivolto, infine un appello forte a tutti i perugini perché si rechino a Palazzo dei Priori nell'orario d'ufficio a firmare i quesiti referendari. Per informazioni (075/5736750)