Mi è venuta in mente la battuta di Totò, leggendo il trafiletto di Repubblica: "Un aumento per i deputati. Prenderanno 250mila lire in più". Dunque "alla fine del mese in busta paga i deputati troveranno 641mila lire in più (252.314 nette). La decisione è stata presa dal collegio dei questori della Camera, dopo un analogo provvedimento adottato al Senato nella scorsa primavera". Ugo Martinat di AN, uno dei questori, dice che "l'adeguamento è previsto per legge, ed è biennale".
A parte che la legge si può cambiare( e comunque in questo caso è possibile congelare l'aumento, basta volerlo), conti alla mano, queste 250mila lire in più, moltiplicate per i 900 parlamentari che abbiamo tra Camera e Senato comportano una ulteriore spesa mensile di 225 milioni circa; che moltiplicati 12 (lascio perdere le altre mensilità per comodità mia), fanno circa 6 miliardi 750 milioni l'anno. Una cifra rispettabile. Non sarò tanto qualunquista - anche se la situazione spinge a diventarlo - da ridurmi a parlare di "mangiapane a tradimento" che si aumentano lo stipendio - già ragguardevole, mentre si parla di tagli, tasse, "manovre" ,ecc.; però quel denaro è sufficiente a fare ben più di un referendum, credo. Me lo ricorderò, quando qualcuno dirà che "basta con tutti questi referendum, che costano miliardi, denaro che si potrebbe risparmiare o spendere meglio,ecc.