Al presidente del CdA RAI
Roberto Zaccaria
Al direttore generale RAI
Pierluigi Celli
Cari signori, in questi ultimi giorni stiamo assistendo ad una strumentalizzazione (che ritengo vergognosa) sul servizio pubblico che offende le coscienze di ogni sincero democratico, di quanti credono all'importanza di un servizio pubblico radiotelevisivo che sia tale e di quanti semplicemente hanno onesta' intellettuale. Non si era mai visto, sino ad oggi, un'operazione cosi' offensiva e arrogante volta, a suon di minacce politiche e giuridiche, ad ottenere il massimo della visibilita' televisiva per una campagna di raccolta di firme per venti referendum. Noi siamo fermi e fieri assertori del rispetto del pluralismo nell'informazione e riteniamo che questo sia uno dei compiti fondamentali del servizio pubblico radiotelevisivo. Eppure vediamo che, in questi ultimi giorni, sotto la spinta di una inaccettabile campagna di pressione chiaramente di parte, la RAI sta compiendo una grave lesione proprio di quel diritto all'informazione plurale e rispettosa delle diverse voci e dei diversi pareri su un determinato
argomento. Ci troviamo di fronte ad una iniziativa di due singole formazioni politiche, la lista Bonino e Alleanza Nazionale, che stanno semplicemente raccogliendo firme, legittimamente, su loro proposte di referendum. I referendum non sono stati ancora indetti, eppure, sotto la spinta di questi inaccettabili ricatti, l'informazione della RAI sta dando ampio spazio ad una iniziativa di due partiti come mai avvenuto nel passato per analoghe campagne. Inoltre la presentazione della raccolta firme, in particolare nei notiziari dei telegiornali, avviene nella totale violazione della completezza dell'informazione: i referendum vengono tutti presentati come positivi e fautori di cambiamento, pochissime le voci discordanti, pochissimi i contraddittori. Questo lede gravemente il principio del pluralismo e della completezza dell'informazione. Vi invitiamo, come dirigenza del servizio pubblico radiotelevisivo, ad evitare una informazione eccessiva e squilibrata su una iniziativa di parte e, dove vi sia l'esigenza di
informare e dare notizia, di dare altrettanto rilievo alle voci discordanti.
Con i migliori saluti
Armando Cossutta
Roma, 28 luglio 1999