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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 4 agosto 1999
ATTENZIONE REFERENDUM
da http://www.cisl.it

I CONTENUTI DEI REFERENDUM: una iniziativa antisindacale che vuole

cancellare l'associazionismo sociale

CONTRO LA TUTELA E LA LIBERTA' DEL LAVORO

LIBERTA' DI LAVORO E D'IMPRESA

COLLOCAMENTO AL LAVORO

Chiedono di liberalizzare il collocamento privato, facilitando l'incontro fra domanda e offerta di lavoro.

La normativa sul nuovo collocamento e' gia' stata definita dalle cosiddetta legge Treu e precisata dal Patto di Natale. Il monopolio pubblico del collocamento e' di fatto gia' stato superato. Per i promotori dei Referendum "liberalizzare" significa solo lasciare alle imprese la possibilita' di gestire direttamente incontro tra l'offerta di lavoro e la domanda, abolendo le norme e le risorse di tutela e di garanzia. In pratica significherebbe lasciare i lavoratori e i giovani in cerca di lavoro in balia di una selezione arbitraria. La Cisl ha proposto e persegue una gestione sociale e solidale del nuovo collocamento.

TEMPO DETERMINATO Si chiede di liberalizzare i contratti a termine

In pratica si chiede di superare tutte le norme che oggi regolano il contratto di lavoro a termine, per lasciarlo gestire unilateralmente dalle imprese a secondo delle loro esclusive esigenze e senza criteri di tutela e garanzia. La CISL ritiene che la " flessibilita'" del lavoro debba essere in ogni modo garantita da tutele contrattualmente definite, che garantiscano il lavoratore sul piano salariale e previdenziale.

PART-TIME

Si chiede di liberalizzare i contratti di lavoro a tempo parziale

Si vorrebbe che anche il lavoro par-time fosse libero da ogni forma di tutela e di garanzia per i lavoratori. La Cisl non e' mai stata contraria a forme di lavoro parziale, ha sempre chiesto che anche questo fosse regolato contrattualmente e tutelato come ogni altro lavoro.

LAVORO A DOMICILIO

Si propone la liberalizzazione del lavoro a domicilio

Si vorrebbe consentire alle imprese di poter estendere il lavoro a domicilio per tutte le mansioni, anche qui al di fuori di ogni forma di regolamentazione e di tutela. In pratica si propone di incentivare forme di lavoro nero. La Cisl ha sempre teso a tutelare i lavoratori a domicilio o con i contratti o con la richiesta di normative specifiche.

DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI

L'obiettivo e' di abolire l'obbligo alla riassunzione nei licenziamenti individuali (art. 18 dello Statuto dei lavoratori)

L'abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori e' il "programma prioritario" di molti imprenditori. La motivazione che una maggior liberta' di licenziamento servirebbe per creare nuova occupazione e' assurda e inspiegabile, serve solo a far trionfare forme d'arbitrio e di ricatto. La CISL da sempre ritiene che la giusta causa sia un fattore di civilta' e di liberta' sociale ed individuale.

Questi primi Referendum si propongono un solo obiettivo: indebolire le tutele individuali e contrattuali dei lavoratori per lasciare spazio a forme nuove di arbitrio e di subordinazione e di cancellare le tutele realizzate con la libera contrattazione.

CONTRO UNO STATO SOCIALE SOLIDALE

FISCO, PREVIDENZA, SANITA'

ABOLIRE LA RITENUTA D'ACCONTO

Consentire a tutti i cittadini di ricevere interamente i propri guadagni e versare solo successivamente le imposte

In pratica si propone di legalizzare l'evasione fiscale, specie per quanto riguarda l'area lavoro autonomo e per spingere verso il lavoro nero parte di lavoratori. La Cisl si e' sempre battuta per l'equita' fiscale, e per un sistema di controlli efficace in grado di restringere la piaga dell'evasione fiscale.

PENSIONI DI ANZIANITA'

Elevazione a 57 anni di eta' o a 40 anni di contributi i requisiti minimi per la pensione.

E' la traduzione in referendum della posizione piu' oltranzista d'alcuni esponenti del governo e del padronato. La riforma delle pensioni e' gia' stata attuata con il Governo Dini, essa sta gia' producendo risultati buoni per i conti pubblici, la verifica complessiva e' fissata al 2001. La CISL e' indisponibile a qualsiasi intervento sulle pensioni prima di tale verifica .

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Lasciare ai cittadini la liberta' di scegliere un'assicurazione privata in alternativa al servizio sanitario Nazionale, fermo restando l'obbligo dell'assicurazione.

E' un attacco all'universalita' dell'assistenza sanitaria. Avremmo pertanto un'assistenza sanitaria a due velocita': una per i ricchi e l'altra per i poveri. La salute da diritto si trasformerebbe in una merce e a farne le spese sarebbero i cittadini piu' deboli e poveri. Se dovesse passare questa proposta, il reperimento di risorse necessarie a garantire a tutti i cittadini prestazioni essenziali come stabilito dalla costituzione repubblicana verrebbe messo in serio dubbio.

Questo blocco di quesiti referendari e' un chiaro attacco a una visione di Stato sociale basato su criteri di solidarieta' e di uguaglianza.

CONTRO IL SINDACATO E LA RAPPRESENTANZA DEI LAVORATORI

FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI SINDACATI : PATRONATI

Abolire il finanziamento pubblico dei patronati

Significa eliminare la tutela gratuita ai cittadini, in particolare ai pensionati e ai lavoratori su tutti i bisogni previdenziali.

I patronati sindacali svolgono un'azione di patrocinio e di assistenza dei lavoratori e dei pensionati nei confronti delle istituzioni pubbliche, e' un'azione di supplenza nei confronti dell'inefficienza dello Stato e di accompagnamento dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini nei percorsi burocratici che si devono compiere per le pensioni, le invalidita' e altre assistenze o previdenze di carattere sociale. La legge sui patronati ha riformato l'insieme delle attivita' e ha introdotto anche su richiesta delle organizzazioni sindacali maggiori criteri di trasparenza. La richiesta di referendum e' pertanto una operazione demagogica che tende soprattutto a colpire il sindacato e a favorire gli interessi di privati.

TRATTENUTE ASSOCIATIVE E SINDACALI

Abolire le trattenute alla fonte effettuate da INPS e INAL a favore delle associazioni sindacali e di categoria

I promotori dei referendum fanno finta di non sapere che la trattenuta che gli enti fanno a favore del sindacato avviene tramite una delega liberamente sottoscritta e che si puo' liberamente disdettare. L'iscrizione al sindacato e' libera e volontaria e non e' motivata da altri interessi che non siano la liberta' di associazione garantita dalla Costituzione repubblicana. Con questo referendum i promotori fanno un'operazione altamente demagogica con il chiaro intento di colpire l'associazionismo sindacale.

NON LASCIAMOCI IMBROGLIARE!!! CON QUESTI REFERENDUM VOGLIONO RAGGIUNGERE DUE OBIETTIVI:

· DIMINUIRE LA TUTELA DEL LAVORO PER LASCIARE MANO LIBERA AGLI IMPREDITORI E AL LAVORO NERO NON TUTELATO.;

· TAGLIARE LE PENSIONI D'ANZIANITA', RIDURRE IL CARATTERE UNIVERSALISTICO E SOLIDALE DEL NOSTRO STATO SOCIALE E DELLA SANITA'

PER RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI I REFERENDARI "LIBERALI E LIBERISTI" VOGLIONO INDEBOLIRE IL SINDACATO CONFEDERALE, CHE RESTA ANCORA L'UNICA DIFESA DELLE LAVORATRICI, DEI LAVORATORI, DEI PENSIONATI E DEI GIOVANI IN CERCA DI UN LAVORO DECENTE E TUTELATO.

SE NON SEI D'ACCORDO CON LORO FACCELO SAPERE à

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