(AGI) - Roma, 4 ago. - Propaganda: sempre consentita, gratuita,vietata alle amministrazioni pubbliche, basata sul confronto tra
diverse posizioni politiche. E ancorata a specifica disciplina
in campagna elettorale: esposizione di idee e di programmi
politici da effettuare "comunque in contraddittorio con
esponenti di forze politiche diverse in spazi offerti dalle
emittenti a parita' di trattamento". Offerta che, per la Rai, e'
obbligatoria. E ancora: gli spazi dedicati alla propaganda
elettorale dovranno tenere conto della rappresentativita' delle
diverse formazioni politiche "secondo i principi indicati dalla
commissione parlamentare di vigilanza e dall'Autorita' per le
comunicazioni".
Pubblicita': a pagamento, vietata nel periodo elettorale,
"regolata in modo da evitare la commercializzazione della
politica" e, allo scopo di "fornire al cittadino indicazioni
ragionate e motivate da parte dei soggetti politici in merito ai
loro programmi e orientamenti", dovra' essere trasmessa "in una
sede distinta rispetto ai messaggi di pubblicita' commerciale",
senza interrompere altri programmi e con una durata
"sufficiente" alla compiuta esposizione delle posizioni ma che
dovra' poi indicare l'Autorita' per le Comunicazioni.