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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 5 agosto 1999
PAR CONDICIO: BONINO, IL PROIBIZIONISMO FALLIRA' COMUNQUE
GLI SPOT AVVINCINANO LA GENTE ALLA POLITICA

Roma, 5 ago. (Adnkronos) - Emma Bonino dice ''no al proibizionismo'' sulla comunicazione politica e attacca il governo per i provvedimento varato sulla par condicio. ''Anche questa ennesima illusione proibizionista -afferma- se davvero dovesse diventare legge sarebbe comunque destinata al fallimento. Il mondo della televisione e della comunicazione cambiano molto piu' rapidamente della mentalita' di molti politici: quelle misure diventeranno presto obsolete''.

ADN0140 7 05/08/1999 13:46

PAR CONDICIO: BONINO, DDL ILLUSIONE PROIBIZIONISTA

13.09 (ASCA) - Roma, 5 ago - ''Anche questa ennesima illusione

probizionista, se davvero divenisse legge, e' comunque

destinata al fallimento. Il mondo della televisione e della

comunicazione cambiano piu' rapidamente della mentalita' di

molti politici e le misure diverranno presto obsolete''.

Puntualmente, come annunciato ieri, arriva il commento di

Emma Bonino sul disegno di legge del Governo per la 'par

condicio'. Ed e' un 'no': ''Francamente - afferma

l'esponente radicale - non riesco a capire lo spirito e gli

obiettivi del provvedimento ammazza-spot politici o forse li

capisco e non mi piacciono per nulla. In primo luogo, un

governo che non vuole e non sa assicurare ai cittadini

contribuenti una televisione di Stato che svolga una

attivita' di informazione politica un minimo rispettosa

delle regole, delle leggi, sul pluralismo e

l'imparzialita', dovrebbe essere scarsamente legittimato a

dettar legge sulla comunicazione politica in tv. L'alibi

della discriminazione tra chi ha risorse economiche e chi

no, specialmente se utilizzato dai principali partiti di

governo - prosegue la Bonino - e' palesemente falso. Non e'

la quantita' delle risorse a disposizinoe che conta, ma

la decisione di come spenderle: negli apparati o, appunto,

nella comunicazione agli elettori. Il problema delle tv 'di

Berlusconi', infine - conclude l'esponente radicale - non e'

certo quello di spot che restano accessibili a tutti i

partiti che vogliano spendere cosi' i propri ingenti

rimborsi elettorali, bensi' quello di un appiattimento

dell'informazione sui parametri pessimi dell'altro

duopolista, la Rai-tv''.

 
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