All'inizio della scorsa settimana, dopo un contatto telefonico con il vice direttore del carcere di Montacuto, dottor Pennelli (la direttrice effettiva e' in maternita' ed e' sostituita da tale Paolo Basco, che oltre a dirigere Montacuto, dirige il carcere di Arezzo e anche quello di Volterra), ho inviato, via fax, una richiesta scritta, per concordare modalita' e tempi della raccolta firme tra i detenuti.
Il dottor Pennelli, che aveva assunto l'impegno di telefonarmi per "farmi sapere qualcosa" il giorno stesso o l'indomani, non mi ha fatto avere alcuna notizia.
Nei giorni scorsi ho più volte cercato il direttore (o un suo vice), sempre senza successo. Questa mattina, finalmente, riesco a parlare con una vice (una vice del vice: Pennelli nel frattempo se ne e' andato per un po' al mare), la dott.ssa Valentini, che mi informa che, per decisione del direttore Basco, "l'autorizzazione e' stata negata" e che "la cosa non si puo' fare" (in realta' nel 1995 si pote' fare e senza particolari problemi). Dinanzi alle mie ferme e circostanziate rimostranze la Valentini, da brava burocrate, mi ha cortesemente invitato a rivolgermi al ministero. Le ho altrettanto cortesemente risposto che mi sarei appellato al ministero e non solo, ma che pretendevo innanzi tutto una risposta scritta alla richiesta scritta che avevo inviato, risposta nella quale dovevano essere indicate le motivazioni del rifiuto. Sono stato rassicurato: la ricevero' presto (figuriamoci).
Affiliamo le nostre armi, temo che qui ad Ancona si sia aperto un nuovo fronte.