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Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 16 agosto 1999
TABACCHI DI STATO, CONSUMI E INCONGRUENZE

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

ED A PAGARE SONO SEMPRE E SOLO I CONSUMATORI

Firenze, 16 Agosto 1999. L'Eti -Ente tabacchi Italiani- fa sapere che i consumi di tabacco sono in diminuzione, mentre sono in aumento le entrate del settore per l'Erario.

Una perfetta fotografia del Belpaese.

Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.

Una fotografia dell'ipocrisia che circonda la produzione e distribuzione monopolista del tabacco.

Lo Stato ha cambiato nome al vecchio monopolio chiamandolo Eti, cosi' come ha fatto per esempio con le Ferrovie e con le Poste, garantendosi il ferreo controllo con una solerzia e continuita' che fa venire piu' di un pensiero sulle sue capacita' economiche: infatti sono tutti settori che, in teoria, potrebbero essere notevolmente produttivi, ma che, in mano alla gestione statale, hanno la capacita' di trasformarsi in veri e propri colabrodi, capaci solo di alimentare debiti al solo scopo di mantenere strutture elefantiache, che potrebbero benissimo essere sostituite dall'automazione industriale

Nel caso dell'Eti -a differenza di Ferrovie e Poste- il fine e' anche meno nobile, perche' si produce e distribuisce un prodotto che le stesse leggi dello Stato disincentivano, con investimenti notevoli in campagne pubblicitarie e sanitarie che ne decantano la pericolosita'.

Un comportamento schizofrenico che trova conferma anche nel fatto che il monopolio dei tabacchi e' la riserva naturale da cui attingere tasse nei momenti del bisogno: un metodo che non ha paternita' da alcuna parte politica, ma solo nell'incapacita' dei vari Governi di trovare altre fonti di entrata erariale cosi' garantiti; anche qui il consumatore non ha alternative (se non quelle illegali del contrabbando) e, come sempre, diventa un'ottima figura da cui attingere soldi.

Per questo ci domandiamo: se lo Stato si e' prefisso il compito di disincentivare i consumi di tabacco, e se questi continuano a calare, per quale motivo non si liquida subito l'azienda cedendola a privati? Tra l'altro, con il guadagno della vendita si eviterebbero -almeno per un po' di tempo- ulteriori odiose gabelle per i consumatori.

Ma questa, probabilmente, e' fanta-economia, perche' gli interessi dello Stato, da come verifichiamo anche con i numeri dell'Eti, sono altri. Ci chiediamo quali, oltre all'autolesionismo verso il suicidio.

 
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