COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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PERCHE' NON PREMIARE CHI MEGLIO LAVORA? UNA PROPOSTA OLANDESE CHE DOVREBBE FARCI RIFLETTERE MOLTO.
Firenze, 18 Agosto 1999. In un momento di dibattito sui vari aspetti dell'organizzazione della giustizia, grazie anche ad una campagna referendaria in corso che e' occasione per affrontare il problema oltre il chiacchericcio ferragostano, uno stimolo ad una profonda riflessione ci arriva dall'Olanda.
Lunedi' scorso il Governo olandese ha presentato un piano in cui si prevede che i Tribunali siano remunerati secondo le loro capacita' effettive. Il ministero della Giustizia obblighera' cosi' i giudici ad essere efficienti. Finora le remunerazioni erano proporzionali al tipo di struttura (umana e logistica) a disposizione. Con il nuovo piano, invece, il contributo dello Stato sara' proporzionale al numero di processi conclusi, per tutti coloro che sono coinvolti nell'iter processuale, dal giudice ai suoi collaboratori. Le prime reazioni dei presidenti di tribunale sono state positive: i giudici che avranno piu' procedimenti, grazie a piu' risorse economiche, potranno lavorare meglio.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Una notizia ed una reazione dei giudici che ci deve far riflettere molto, soprattutto per quanto riguarda la qualita' dei servizi all'utenza: grazie alla remunerazione legata alla produttivita', il risultato non potra' che essere favorevole.
Una concezione della macchina giustizia che mira a soluzioni funzionali ai servizi per l'utenza, con lo scopo di accelerare e migliorare il rapporto con tutti gli attori del processo. E soprattutto un'impostazione che considera la Giustizia come un qualunque momento della vita civica di un cittadino, e non una macchina infernale che, quando ci si finisce dentro, non si esce piu'.
Se pensiamo, poi, all'automatismo delle carriere e delle retribuzioni dei magistrati italiani, ci rendiamo conto della distanza abissale che c'e' fra i due Paesi e le due Giustizie.
Crediamo che questa sia occasione anche per riflettere su cosa, nella pratica, possa essere il processo di integrazione europea che, per ora, grazie all'Euro, conosciamo solo grazie ai maggiori costi nelle transazioni monetarie. Aborriamo, ovviamente, concezioni paneuropee della Giustizia, a favore di decentramenti regionali ed elezioni popolari dei giudici. Ma non possiamo non considerare l'opportunita' che il Governo olandese ci offre per ripensare dalle fondamenta l'attuale sistema.
Noi, associazione di utenti e consumatori, parliamo solo dalla nostra parte, e non abbiamo le conoscenze per entrare piu' di tanto nello specifico. Ma, oltre a noi, non crediamo manchino persone, associazioni e autorita' dello Stato in grado di valutare se, con cio' che propone il Governo olandese, oltre ai vantaggi per l'utenza ci potrebbero essere altrettanti vantaggi per gli operatori, dentro e fuori i tribunali.