Leggo, e trascrivo dall'ultimo numero dell'Espresso:
"Tutte le mattine salgono sulla metropolitana a Rebibbia e scendono al Colosseo. Attraversano i Fori, incrociano piazza Venezia e imboccano via Botteghe Oscure, diretti a Largo Argentina, dove ha sede il Partito Radicale presso cui prestano servizio in lavoro esterno, come prevede la legge carceraria intitolata a Mario Gozzini. I due turisti per caso sono Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, ergastolo per entrambi, terroristi neri. Un bel giorno, però, i due vengono riconosciuti (non fanno niente per nascondersi, anzi vanno in giro abbracciati), dalla superdiligente scorta di Walter Veltroni mentre passano davanti alle vetrine della libreria Rinascita, al piano terra del Bottegone. La presenza dei due così vicina alla sede dei DS appare sospetta: parte l'informativa per la centrale, poi trasmessa al tribunale di sorveglianza. Risultato: mercoledì 18 agosto, la richiesta di semi-libertà presentata da Fioravanti è stata respinta. Nel frattempo la coppia ha ottenuto dieci giorni di permesso per le vacanze. Ma
che senso ha? Se ci si fida di mandarli al mare, gli si consenta di scegliere il marciapiede che preferiscono. O no?".
Le cose stanno davvero come l'Espresso ha scritto? A me pare, nei termini in cui l'apprendo una bestialità rara e concentrata. Di idiozie capita di vederne, sentirne e leggerne tante e uno dovrebbe essersi abituato, ma ogni volta riescono ugualmente a stupire