Domani, a Firenze, sara' consegnata in Consiglio Comunale e Provinciale la lettera che segue per chiedere ai consiglieri di garantire il servizio di autenticazione durante i Referendum Days.
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Ai membri del Consiglio Comunale di Firenze
Ai membri del Consiglio Provinciale di Firenze
e p. conoscenza agli organi di stampa
Loro sedi
Firenze, 28 agosto 1999
Egregi consiglieri,
come saprete, il 2,3 e 4 settembre si svolgeranno in tutte le citta' italiane i "Referendum Days", tre giornate di mobilitazione straordinaria per raccogliere le adesioni degli italiani ai 20 referendum per la Rivoluzione Liberale proposti da Emma Bonino.
Numerosi tra voi hanno gia' aderito alla campagna. Alcuni condividendo pienamente tutti od alcuni dei quesiti referendari, altri invece, pur non aderendo personalmente ad alcuno dei temi referendari, o addirittura non condividendo il ricorso allo strumento referendario, hanno ugualmente deciso di mettersi al servizio dei cittadini, agevolando l'attuazione del diritto di ciascuno di poter esprimere la propria opinione riguardo i molti temi che offriamo al dibattito politico italiano.
A tutti coloro che hanno garantito, e garantiranno, il servizio di autenticazione delle firme referendarie ai tavoli di raccolta, sentendo come proprio dovere civico tradurre in atto cio che le leggi italiane vi offrono come possibilita', va indubbiamente riconosciuto il merito di saper difendere le responsabilita' istituzionali dalla propria apparteneza politica.
Non e' questa la sede per convincere i dubbiosi o per aprire un confronto politico sui temi come lavoro, fisco, previdenza, sanita', sistema elettorale, finanziamento pubblico a partiti e patronati, giustizia giusta.Non vi chiediamo questo, ora.
Speriamo solo che questo dibattito possa prendere vita, consentire, al di la' delle differenze di bandiera e schieramento, a tutti noi ed ai cittadini la libera espressione della propria volonta' politica, base di ogni sistema democratico.
"Conoscere per deliberare". Ripetiamo questo concetto fino alla nausea, ma crediamo che che non sia mai ripetuto abbastanza. Siamo anche fermamente convinti che anche coloro che, tra di voi, si schierano contro i 20 referendum condividono questa affermazione.
A Firenze ed in alcune delle citta' della provincia e' nostra intenzione aprire numerose postazioni di raccolta firme per dare la possibilita' a tutti i cittadini, che lo vogliano, di aderire.Il 31 agosto ed il 1 settembre dedicheremo una giornata particolare al servizio, rispettivamente della popolazione disabile e degli ultraottantenni.
Nei giorni scorsi ci siamo recati nelle carceri a raccogliere le firme dei detenuti e, credetemi, non lo facciamo per propaganda. Noi crediamo in questo strumento di lotta politica democratica che si chiama "referendum".Nei tre 'referendum days' settembrini dovremo raccogliere, per raggiungere la quota di sicurezza di 600.000 firme, il doppio delle firme raccolte in due mesi. L'alternativa e' il fallimento, non solo nostro, pero', ma anche, e soprattutto, di chi, tra voi ha scelto la politica dello struzzo.Il futuro, infatti, potrebbe essere quello di un deserto non solo senza oasi, ma addirittura senza neanche il miraggio delle oasi.
Non lo nascondiamo: abbiamo bisogno del vostro aiuto, e vi offriamo una stupenda, unica, possibilita' e responsabilita'. Quella di essere attori di un processo di lotta democratica, di schierarvi dalla parte di chi consente agli altri la liberta' di scegliere se schierarsi o meno. Una bellissima, civilissima responsabilita'.
Pertanto, cari consiglieri, vi invitiamo a scendere nelle strade, nelle piazze di Firenze, a far parte, come autenticatori, delle squadre che il 2, 3 e 4 settembre apriranno i banchetti referendari.
Pensateci!
Con stima e fiducia
Grazia Galli
(del Comitato cittadino "I Radicali")