Roma, 2 agosto 1999
Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino, nel corso dell'
audizione di ieri ha sollecitato il commissario Monti ad esprimere un parere
di massima sul caso ENEL-Telepiù ; il commissario designato alla concorrenza
ha confermato che la Commissione può dare il proprio consenso
all'acquisizione di una partecipazione da parte di un'impresa controllata
dallo Stato a condizione che non vi siano sovvenzioni incrociate sotto forma
di aiuti pubblici, ed ha aggiunto che operatori di questo tipo devono essere
controllati sia sotto il profilo del regolamento sulle fusioni che da quello
degli aiuti di Stato.
Benedetto Della Vedova ha presentato quest'oggi una interrogazione al fine di
ottenere una risposta attuale e precisa sulle reali finalità dell'operazione
ENEL-Telepiù ed in particolare sulla possibilità che l'acquisto del 30% del
capitale della società italo-francese non costituisca un indebito aiuto di
stato che falsa la concorrenza.
Segue il testo dell'interrogazione :
Premesso che l'ENEL è una società a totale partecipazione pubblica; premesso che le recenti misure di liberalizzazione del settore elettrico in Italia non hanno intaccato di fatto il ruolo di monopolista dell'ENEL e che comunque la legge attribuisce all'Enel una riserva legale di mercato per quanto riguarda le utenze domestiche; premesso che l'ENEL ha annunciato la volontà di acquistare il 30% del capitale della rete televisiva a pagamento italo-francese Telepiù;
Chiede se la commissione non ritenga che l'investimento di circa 1000 miliardi di lire nel gruppo italo-francese telepiù-canalplus, non configuri un'alterazione della concorrenza nel mercato europeo della televisione a pagamento; in particolare se non ritenga, data la titolarità pubblica dell'ENEL e la sua condizione di monopolista nel settore energetico, che l'acquisto del 30% del capitale di suddetta società non configuri l'ipotesi di indebiti aiuti di stato, incompatibili con l'articolo 87 del Trattato.