Bertinotti, su modello dei radicali, invita a mobilitarsi.
Dalla festa di Rifondazione di Bologna, rilancia le due iniziative di rifondazione:
ridurre la forbice degli stipendi nel settore pubblico, attraverso una petizione popolare, e dei referendum regionali a partire da quello sulla legge Rivola in Emilia Romagna per abrogare il sostegno alle scuole private.
Non solo banchetti contro i radicali, dice ma in ogni strada , in ogni piazza per raccogliere un milione di firme.
Con la linea di cofferati e della CGIL dissidio completo, unico punto d'incontro e' la guerra ai referendum radicali, che pero' , secondo bertinotti non sono altro che la punta di lancia della politica economica messa in opera e ricercata dalla concertazione e dall'asse governo sindacati.
Dobbiamo, e' sempre Bertinotti a dirlo, mobilitarci con le nostre proposte per far vedere chi sono i veri riformatori, chi ha piu' filo da tessere e proporre le cose opposte a quelle chieste dai radicali.
Porre l'obbligo di giusta causa per i licenziamenti in tutte le aziende, garantire il posto di lavoro, regolamentare un numero massimo settimanale di ore lavorate per tutelare i deboli, i poveri ecc ecc.
E poi tutto l'armamentario comunista sui padroni, la NATO, la guerra in kossovo, che dura ancora con violenze ovunque e tutti ostaggi della politica imperialista. (non una parola, dicesi una sulla guerra in Daghestan, le rappresaglie degli unionisti a timor est, i guai in giro per il mondo , dalla Sierra Leone alla tensione tra repubblica popolare cinese e taiwan.
C'era, inoltre un attacco spietato a Blair e Schroder come governanti di sinistra che attuano politiche di destra.