E' un significativo passo avanti della regione nella direzione della parità  di diritti tra famiglie tradizionali e anagrafiche. La nuova normativa fissa il concetto di stato di famiglia, nel senso che due persone possono coabitare sotto lo stesso tetto, senza per questo mantenere un rapporto di natura affettiva. Con questo provvedimento, potranno beneficiare del reddito di cittadinanza, coloro che rientrano sotto il binomio "nucleo familiare", ovvero due persone, anche amici, conoscenti o parenti che vivono insieme per svariati motivi. Un buon risultato che riconosce i diritti dell'individuo senza alcuna discriminazione.