I fatti si riferiscono alla campagna elettorale per le provinciali di Udine dell'aprile 2006, un accordo nero su bianco, per cedere un pacchetto di voti in cambio di un posto nell'amministrazione provinciale. I due soggetti che hanno sottoscritto il documento sono il presidente della provincia di Udine prof. Marzio Strassoldo e Italo Tavoschi, ex vicesindaco del capoluogo friulano. Quest'ultimo, si era impegnato a "svolgere un'intensa campagna elettorale" in favore di Strassoldo e oggi, a un anno e mezzo di distanza, lo accusa di non aver rispettato il "contratto".Â
Nel documento, reso pubblico dalla stampa locale, viene addirittura quantificato il prezzo: 210 mila euri in tre anni, pari a 70mila euri all'anno, contributi a carico dell'ente provinciale.Â
In tutto questo marasma nostalgico dei bei tempi andati, sorprende la riflessione del procuratore della Repubblica Biancardi il quale assicura che "il caso non ha rilievo penale". Ci si può chiedere come sia possibile? per voto di scambio si intende concedere al cittadino elettore concessioni o benefici in cambio del suo voto, come in questo caso.Â
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Gianfranco Leonarduzzi Comitato nazionale radicali italiani
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