E'merito dei Radicali goriziani se a Gorizia i cittadini sono venuti a conoscenza del "caso" Nucleo di valutazione. Con la conferenza stampa del 27 dicembre il loro segretario, Pietro Pipi, ha denunciato ai quotidiani locali il misfatto. La consigliera comunale dell'IDV Gironcoli ha, opportunamente, preannunciato interrogazioni nel prossimo Consiglio Comunale.
Tuttavia l'attenzione e il dibattito su questa vicenda si è concentrato sulla necessità o meno che esista il nucleo, se le leggi italiane lo prevedano o meno, se sia opportuno o meno assegnare premi ai dirigenti. Secondo i Radicali goriziani il problema principale è un altro, quello di sempre, quello che ha contraddistinto le nomine alla SDAG, del Difensore Civico, del cda della CCIAA, ora del Nucleo di Valutazione: quali sono i criteri con i quali vengono nominate queste persone? Qual'è la griglia di valutazione che viene usata per esaminare i curriculum, i meriti dei candidati? Come mai la cittadinanza non viene mai a conoscenza delle modalità di valutazione dei curriculum?
Come mai vengono scelti sempre gli amici degli amici e vengono escluse persone di grandissima competenza che pure avevano presentato la loro candidatura? La risposta è semplice: non c'è nessuna valutazione, solamente spartizione, scelte per oppurtunità politica in perfetto stile partitocratico. E' dal primo giorno della sua nascita che l'Associazione radicale Trasparenza è Partecipazione svolge la sua azione nel denunciare questo sistema che umilia il merito e favorisce l'intrallazzo.
Fino a quando non verranno rese pubbliche le modalità e criteri delle nomine non sarà possibile una inversione di tendenza. Anche, magari, con l'istituzione perfino a Gorizia dell'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati che i radicali hanno già proposto a Comune e Provincia senza ottenere risposta.