Ieri mattina, come preannunciato, il segretario dell'Associazione radicale Trasparenza è Partecipazione di Gorizia, Pietro Pipi ed il tesoriere Lorenzo Cenni hanno depositato nelle mani del Segretario Generale del Comune di Gorizia una petizione popolare con 243 firme di cittadini goriziani volta ad istituire il registro, pubblico, gratuito e telematico, dei testamenti biologici presso il Comune di Gorizia.
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Su un tema del genere non ci aspettiamo davvero un comportamento burocratico del Sindaco Romoli. Certo puo' lasciare marcire la petizione sulla sua scrivania per 30 giorno per poi passare la "patata bollente" ad altri. Ma davanti ad un tema politico come questo chiediamo al Sindaco Romoli di usarci la cortesia istituzionale usata a tutti i soggetti che hanno proposto petizioni e quindi di riceverci per un confronto puntuale sul tema.
Non possiamo credere e non vogliamo accettare che in nostro Sindaco trovi il tempo per tutti ma non per I Radicali, trovi il tempo per decidere dei fiori della piazza e non per il testamento biologico.
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Nel sottolineare la soddisfazione per il risultato raggiunto, l'associazione radicale di Gorizia seguirà con grande attenzione l'evolversi della procedura prevista dalle statuto, memore delle gravi irregolarità verificatesi con la petizione riguardante l'elezione diretta del Difensore Civico, che hanno costretto, a suo tempo, il segretario Pietro Pipi a denunciare il Presidente del Consiglio Comunale Rinaldo Roldo.
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Se la legalità statutaria non verrà rispettata, i radicali goriziani sono pronti ad adottare anche strumenti di lotta non-violenta e di dialogo con gli organi comunali.
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Lorenzo Cenni
Tesoriere associazione radicale
Trasparenza è Partecipazione
Gorizia