Da anni in occasione del ferragosto i Radicali organizzano visite negli istituti penitenziari italiani. La visita non è rivolta solo ai detenuti ma a tutta la "comunità penitenziaria" allo scopo di conoscere una realtà che appare alquanto esplosiva soprattutto per le condizioni di invivibilità di chi lì vive e lavora.
Domenica 16 agosto sarà il senatore radicale Marco Perduca a visitare il carcere di Gorizia alle 9.30 del mattino  accompagnato dai dirigenti della locale associazione radicale Lorenzo Cenni e Pietro Pipi.
Dice Cenni  "il tema carcere per i Radicali e' una costante. Non per niente la rubrica fissa RadioCarcere, trasmessa da Radio Radicale, e' seguitissima dai detenuti e non per niente ci riconosciamo nella massima di Tocqueville " per conoscere la democrazia di una nazione... Visitane le carceri!". Con questa visita si vuole valutare se gli istituti penitenziari sono mero deposito di merce umana per espiazione della pena capace di generare orrore oppure se hanno la tendenza alla rieducazione del condannato come dice la Costituzione."
"Per evitare il rischio di una iniziativa episodica ed isolata entreremo in tutte le carceri con un questionario utile a raccogliere dati per elaborare una statistica sulla condizione reale da presentare in Parlamento. Parleremo con la direzione, con il personale, con i detenuti e, se possibile, la delegazione incontrerĂ Don Alberto, memoria e testimonianza della comunitĂ penitenziaria e di una vita spesa per il recupero degli ultimi.
" Il nostro fine settimana ferragostano si conclude " in carcere" ma si apre per strada , aggiunge Pipi, poiché per noi radicali il dramma dell'accanimento terapeutico non e' andato in vacanza e continueremo a stare sui marciapiedi per raccogliere firme sulla petizione per il Testamento Biologico. Saremo venerdi 14 in Corso Verdi e poi a S.Rocco in occasione della sagra. Sabato apriremo il tavolo a Grado in via Europa Unita angolo Via Caprin dalle 17 alle 22.
Attendiamo che il Presidente Gherghetta torni dalle vacanze per consegnare le firme nelle sue mani e per verificare sua volontĂ politica a riguardo.