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Stefano Santarossa : invito al non voto per il rinnovo delle cariche degli ordini professionali

5 settembre 2009

"Da iscritto (per obbligo e non per scelta) all'ordine degli ingegneri di Pordenone invito i colleghi a non partecipare al voto per il rinnovo degli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri.

Nonostante i richiami dell'EU che richiamano l'Italia denunciando il carattere corporativo degli ordini professionali, e nel quadro che vede il sistema ordinistico come uno degli aspetti  della "Peste italiana", i cinquanta anni di potere della partitocrazia e di non democrazia, il settore delle professioni stenta in Italia a decollare accettando il confronto con le realtà europee.

Cancellata l'ipotesi di ogni riforma del settore, permane il potere delle lobby, di chi è all'interno del sistema a scapito degli outsiders, e per questo si fissano barriere a monte per l'entrata nel percorso professionale. Ricordo come l'entrata alle cosiddette libere professioni, regolata da ordini e albi, è soprattutto per i giovani una corsa ad ostacoli ricca di gravi umiliazioni. Gli attuali vincoli difendono coloro che sono già inseriti nel mondo del lavoro dalla concorrenza garantendo a costoro confortevoli posizioni di rendita . Non ho mai sentito i rappresentanti del Cup e dei vari ordini professionali prendere le difese di chi sta fuori dal mercato, delle migliaia di giovani neolaureati, "praticanti" in attesa dell'accesso all'Ordine, che pagano le conseguenze di un sistema rigido e burocratico.
La pretesa degli ordini di mantenere tale sistema protezionista verrà smantellato quando tutti i professionisti, ovunque residenti nella comunità europea, potranno svolgere anche in Italia la propria attività.

L'unica voce liberalizzatrice in questo campo viene dalla pattuglia dei radicali eletti in Parlamento e da voci isolate negli altri partiti come quella di Ignazio Marino, candidato alla segreteria del PD, che propone di "costruire un mondo del lavoro più aperto e meno corporativo, agevolare l’accesso alle professioni, migliorando la competitività e la trasparenza delle tariffe, riformando il funzionamento degli ordini professionali".

Invito pertanto i colleghi a disertare l'appuntamento dei prossimi giorni per il rinnovo delle cariche degli Ordini Professionali per segnalare la distanza degli iscritti da questi residui di corporazioni fasciste."



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