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Santarossa: Lega corresponsabile della spartizione partitocratica e dell'aumento della spesa pubblica

11 settembre 2009

• dichiarazione di Stefano Santarossa, presidente dell'Associazione "Radicali Friulani"

La Lega Nord, che negli anni ha gridato allo scandalo della lottizzazione dei partiti,  è sempre più responsabile di quelle politiche che hanno provocato la crescita incontrollata della spesa pubblica, oltre alla scarsa qualità della spesa stessa, sia a livello nazionale che a livello delle Regioni e degli enti locali.

La Lega infatti è stata determinante nel appoggiare in Parlamento l'aumento incontrollato dell'assistenzialismo al sud ( vedi l'episodio grottesco dei forestali dell’Aspromonte), per non parlare del finanziamento pubblico ai partiti e delle lottizzazioni a ogni livello, incluse quelle che stanno proliferando negli enti locali e nelle regioni.

 

La collezione di poltrone di Enzo Bortolotti,  Sindaco di Azzano, presidente del consiglio provinciale di Pordenone, vice presidente dell’Anci regionale, segretario provinciale e presidente regionale della Lega Nord, e ora, vicepresidente di Autovie è la dimostrazione che i leghisti quando si tratta di dividersi poltrone ed incarichi non sono secondi a nessuno. E a proposito di nepotismo come non ricordare la recente investitura di Renzo Bossi, figlio del Senatur  a membro dell'osservatorio dell'Expo di Milano e portaborse in Europa di Francesco Speroni. Con il particolare che il neodiplomato ragioniere ha all'attivo ben tre bocciature all'esame di maturità.

 

Noi da radicali da anni chiediamo da anni l'anagrafe pubblica degli eletti e nominati, affinchè vengano  resi noti tempi, procedure, criteri di scelta, curricula di coloro che si intende nominare nelle aziende partecipate (Ater, Aereoporto di Ronchi...) e gli accordi presi dalle coalizioni per la scelta degli assessorati esterni.

 

Questo non per dare vita ad una lottizzazione ‘pluralistica’, ma per rispetto delle istituzioni e dei cittadini che "mantengono" i potenti di turno, che hanno tutto il diritto di conoscere dalle sedi istituzionali competenti, e di far valere nelle urne, eventuali responsabilità politiche conseguenti alle scelte che verranno fatte.

 



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