I radicali dell'associazione goriziana Trasparenza è Partecipazione tornano in strada a raccogliere firme su alcune petizioni popolari rivolte al Presidente della Provincia Gherghetta ed al Sindaco di Gorizia Romoli, tutte incentrate sulla trasparenza amministrativa e sull'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati. Per Lorenzo Cenni, segretario dei Radicali goriziani, la nuova raccolta firme si ricollega alla precedente iniziativa politica sull'elezione diretta del difensore civico e si inquadra come un nuovo ennesimo tentativo dei radicali di rendere viva la definizione romantica della pubblica amministrazione come la "casa di vetro" dei cittadini. "La trasparenza è il principio costitutivo della locale associazione radicale, che non per niente si chiama "Trasparenza è Partecipazione". Se non c'e' trasparenza non si può avere vera conoscenza e senza conoscenza non si può partecipare responsabilmente alla vita civile."
La trasparenza amministrativa è obbligo di legge ma Comune e Provincia gestiscono la materia in modo burocratico. Basta farsi un giro sui siti internet di comune, provincia e camera di commercio per rendersi conto che le informazioni altro non sono che dati scollegati da indicatori di merito. "Come tesoriere dell'associazione e prima ancora come contribuente, dice Pietro Pipi, non mi accontento di sapere che il tal dirigente è pagato la tal cifra, a me interessa
sapere se, quando i miei soldi vengono usati per pagare premi produttività per centinaia di migliaia di euro, questa maggiore produttività c'è stata oppure no. Da cittadino non voglio perdere delle giornate intere per uffici per conoscere gli atti di indirizzo della giunta o gli atti gestionali dei dirigenti con cui si affidano lavori, servizi e forniture. Tutto dovrebbe essere disponibile on-line sui siti mentre di questo tipo di trasparenza non c'è neanche l'ombra. Per questo torniamo in strada con una proposta politica strategica di Anagrafe pubblica degli eletti, nominati e consulenti affiancata da due petizioni specifiche sul Consorzio Universitario. "Già nei mesi scorsi abbiamo dedicato la nostra attenzione al consorzio guidato dall'avvocato Agostinis e, in assenza di novità , ci sembra serio perseverare. La scelta del Consorzio non è frutto di avversioni personali ma nasce dalla constatazione che essendo un Ente partecipato sia dal comune che dalla provincia ci permette di fare una battaglia di principio e non demagogica contro questa o quella maggioranza. Le petizioni chiedono una cosa semplicissima: il rispetto della legge ed il rispetto dei cittadini. Per Pipi: "Se un cittadino-contribuente goriziano da casa sua, per comodità o per necessità , come capita a certi malati, oggi volesse conoscere con un <> i curricula dei membri del cda o dei dirigenti del consorzio non può farlo, se volesse
conoscere i criteri per cui sono stati scelti non può farlo, se volesse conoscere sempre con un click cosa decidono questi signori non può farlo e così via. Firmando le petizioni forse potranno farlo senza chiedere favori e senza inutili e faticose perdite di tempo".
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