Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 26 apr. 2024
  cerca in archivio   NOTIZIE
Santarossa: sit in dei radicali a Pordenone, a fianco di Giorgio Fidenato per l'abolizione del sostituto di imposta

18 novembre 2009

 

  • Di Stefano SANTAROSSA, presidente di RADICALI FRIULANI:
 
Domani 19 novembre i radicali saranno davanti al tribunale di Pordenone a partire dalle 10.30 per testimoniare la vicinanza e supporto della battaglia di Giorgio Fidenato per l'abolizione del sostituto d'imposta.
Si tratta della prima udienza del processo Stato contro Giorgio Fidenato, il coraggioso imprenditore agricolo che ha deciso, da gennaio scorso, d'abolire il sostituto d'imposta per i suoi dipendenti e consegnare loro i loro stipendi lordi in busta paga.
L'iniziativa di Fidenato si inserisce nella lotta che i radicali hanno condotto nell'ultimo decennio con proposte referendarie e legislative per abolire la trattenuta alla fonte per i lavoratori dipendenti.
Riteniamo importante consentire a tutti i cittadini di ricevere interamente i propri guadagni e di versare solo successivamente le imposte, tutti con le stesse modalità.
Una vera democrazia esige che i cittadini, prima di ogni altra cosa, possano rendersi conto di quanto l’imposizione fiscale incida sulla loro busta paga e sui loro redditi. Oggi in Italia, per la grande massa dei lavoratori dipendenti, ciò è impedito.
 
È il datore di lavoro, infatti, che ogni mese trattiene alla fonte e provvede a versare allo Stato le tasse dovute dal lavoratore. Ciò che il lavoratore riceve in busta paga, quindi, non è lo stipendio cui ha diritto, ma solo ciò che dello stipendio gli rimane dopo aver pagato le tasse, salvo i conguagli definitivi su base annuale. Se egli si rendesse davvero conto di quanto lo Stato gli sottrae in termini di sole imposte dirette, pretenderebbe dallo Stato una buona utilizzazione di quel denaro e chiederebbe conto a chi governa dei disservizi, degli sprechi e del pessimo funzionamento dei pubblici uffici.
 


IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail