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Gorizia, Pipi: Evviva I CdQ... ma autogestiti, liberi, spontanei e indipendenti dai partiti

24 novembre 2009

E' un bene che ci sia spazio nel dibattito locale sull'opportunita' di mantenere in vita a Gorizia i Consigli di Quartiere.

Si legge, da ultimo, l'intervento dell'Unione Slovena, fortemente critico verso la posizione dei Radicali, e teso a ribadire importanza di queste postazioni per la democrazia, la cultura e la difesa delle tradizioni locali.
L'articolo conferma che per la formazione politica Unione Slovena questi parlamentini sono veri baluardi della sussidiarieta'. Si spiega ai contribuenti che la spesa complessiva di 120mila euro per tenere in vita i Consigli e' poca cosa se paragonata al ruolo di sostegno, aiuto e aggregazione socio-culturale garantito alle collettivita'.
In un Paese che ha trasformato il volontariato in lavoro ufficiale e barattato il diritto alla libera impresa ed ai servizi sociali efficienti con l'assistenzialismo pubblico e straccione e' normale che si ritenga che senza questi parlamentini certe esigenze della collettivita' verrebbero ignorate.
La domanda da porsi pero' e': " perche' mai si deve creare un carrozzone pubblico per gestire la libera aggregazione? Ma perche' la politica deve gestire tutto?". Noi Radicali proponiamo agli elettori un mo-dello diverso da quello indicato dall'Unione Slovena, un modello che preveda meno ingerenza pubblica, ,meno vincoli alla libera iniziativa e via i Partiti dalle libere associazioni ".
Come contribuente non ho nulla contro il " pignarul" o la sagra della zucca ma non capisco per quale motivo non possano essere dei liberi cittadini ad aggregarsi in libere associazioni per difendere e promuovere queste lodevoli iniziative. E' senz'altro vero che nei CdQ ci sono eletti che si adoperano non per soldi ma per passione ma e' anche vero che c'e' il rischio che I CdQ diventino per alcuni le
scuole primarie del corsus homurom della partitocrazia italiana dove allenarsi a gestire piccole sov-venzioni, piccole clientele, piccoli favori ma soprattutto pacchetti di voti. Prova ne e', per I Radicali, il passaggio di un Presidente di Quartiere ad Assessore.
Come Radicali diciamo allora " Evviva I Consigli di Quartiere Auto-gestiti, liberi, spontanei e indipendenti dalla politica". La proposta dei Radicali e' quella di chiudere definitivamente questi parlamentini a Gorizia per dare maggiore centralita' al Consiglio Comunale e sempre piu' spazio alle iniziative di
partecipazione attiva dei cittadini senza mediazioni di questo o quel Presidente di Quartiere.
Ricordiamo che ai tempi della campagna elettorale Romoli, Ferone e Gironcoli si erano detti propensi alla chiusura dei CdQ. Sarebbe utile un dibattito pubblico sull'argomento per capire se, come ed in che tempi intendono mantenere gli impegni elettorali; noi Radicali ci batteremo per eliminare questi carrozzoni non per far scomparire il " Pignarul" ma per farlo vivere grazie alla libera iniziativa della gente e indipendentemente dal gioco della partitocrazia".
 
Pietro Pipi - Associazione Radicale Gorizia Trasparenza e' Partecipazione

 



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