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Beltrandi: Mozione parlamentare sul debito pubblico
Marco Beltrandi, primo firmatario, è un deputato radicale nel gruppo del Partito Democratico.

7 gennaio 2010

MOZIONE

La Camera

Premesso che:

L’entità del debito pubblico italiano, alla fine dell’anno 2009, ha superato i 1.800 miliardi di euro. Esso rappresenta, ad avviso dei firmatari del presente atto, un peso insostenibile per la stabilità economica e sociale del nostro Paese, anche in considerazione del fatto che una sempre maggiore quota di tale debito, superiore al 50%, è in mano a persone fisiche non residenti in Italia o a persone giuridiche la cui sede legale è situata al di fuori dei confini nazionali. I firmatari ritengono, altresì, che quale elemento necessario alla democrazia partecipativa e stabilità finanziaria, rappresentato dalla più ampia conoscibilità dei fenomeni oggetto del presente atto, e data anche la complessità e l’imprevedibilità delle crisi finanziarie in una società articolata come la nostra, si rende opportuno adottare una maggiore e più dettagliata trasparenza in merito ai detentori e alla composizione del debito in oggetto;

la conoscibilità della composizione del debito è assicurata dalla pubblicazioni, anche on line, della Banca d’Italia e del Ministero dell’Economia;

in tali pubblicazioni sono contenute informazioni relative alle aste di collocamento, sia quelle future che quelle già effettuate;

per le aste già effettuate si diffondono i dati relativi alla quantità dei titoli offerti, al taglio, al tasso di interesse, alla quantità richiesta, a quella collocata ed il prezzo di collocamento degli stessi;

i titoli di Stato che vengono emessi con regolarità sono i seguenti:

1) BUONI ORDINARI DEL TESORO (BOT)

2) CERTIFICATI DEL TESORO ZERO COUPON (CTZ)

3) BUONI DEL TESORO POLIENNALI (BTP)

4) BUONI DEL TESORO POLIENNALI INDICIZZATI ALL’INFLAZIONE EUROPEA (BTP€i)

5) CERTIFICATI DI CREDITO DEL TESORO (CCT);

l’elenco degli operatori specialisti in transazioni in Titoli di Stato, di cui fanno parte banche e imprese di investimento, sono registrate presso la Banca d’Italia;

a decorrere dall’11 maggio 2009, per effetto dei processi di fusione tra gruppi bancari e in ottemperanza alle norme contenute nell’art. 3 comma 3 del decreto 13 maggio 1999 n. 219, l’elenco degli Specialisti in Titoli di Stato è composto, in ordine alfabetico, dai seguenti operatori:

- Banca IMI S.p.A.

- Barclays Bank PLC

- Bayerische Hypo und Vereinsbank AG

- BNP Paribas

- Calyon–Corp. Inv. Bank

- Citigroup Global Markets Ltd.

- Commerzbank A.G.

- Credit Suisse Securities (Europe) Ltd.

- Deutsche Bank A.G.

- Goldman Sachs Int. Bank

- HSBC France

- ING Bank N.V.

- JP Morgan Securities Ltd.

- Merrill Lynch Int.

- Morgan Stanley & Co. Int. PLC

- Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A.

- Nomura Int. PLC

- Royal Bank of Scotland PLC

- Société Générale Inv. Banking

- UBS Ltd.

le tipologie di aste previste per il collocamento delle varie tipologie di titoli da parte del Tesoro, sono le seguenti:

asta competitiva senza prezzo base per i BOT;

asta marginale senza prezzo base per i CTZ;

asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa per i BTP, CCT e BTP;

i dati forniti dalla Banca d’Italia sull’ammontare del debito pubblico e sui detentori dei Titoli di Stato sono i seguenti:

TOTALE DEBITO

AMM.NI PUBBLICHE

VARIAZIONE

SU ANNO PRECEDENTE

Dicembre 1998

1.241,319

///

Dicembre 1999

1.269,293

+ 2,28 %

Dicembre 2000

1.287,599

+ 1,44 %

Dicembre 2001

1.335,433

+ 3,71 %

Dicembre 2002

1.342,342

+ 0,52 %

Dicembre 2003

1.389,202

+ 3,50 %

Dicembre 2004

1.442,994

+ 3,87 %

Dicembre 2005

1.510,826

+ 4,70 %

Dicembre 2006

1.582,009

+ 4,71 %

Dicembre 2007

1.598,971

+ 1,07 %

Ottobre 2008

1.670,622

+ 4,48 %

Da dicembre 1998 a ottobre 2008

+ 34,6 %

Detentori di Titoli di Stato italiani.

Anni 1991-1998-2005-2006-2007-Agosto 2008.

Fonte Supplemento al Boll.no statistico Bankitalia “Indicatori monetari e finanziari” n° 3 dell’12-1-2009). Valori percentuali.

DETENTORI

1991

1998

2005

2006

2007

Febb. 2008

Agosto 2008

Domestici

94,01

70,88

46,69

47,25

49,04

48,70

47,2

Non residenti

5,99

29,12

53,31

52,75

50,96

51,30

52,8

la crisi economico-finanziaria in corso, ad avviso dei sottoscrittori del presente atto, fa ritenere utile ed opportuno incrementare ulteriormente il novero dei dati conoscibili relativi all’argomento in oggetto;

disporre di una conoscenza maggiore, più dettagliata rispetto alla composizione dei detentori del debito pubblico, consente una maggiore programmabilità del proprio operato da parte dei creditori, i quali sono dei portatori di interesse (stakeholder), oltre ad evidenziare, possibili potenziali conflitti di interessi tra i creditori stessi e i ruoli eventualmente da questi ricoperti nelle istituzioni o nei confronti delle stesse;

disporre di una conoscenza più dettagliata sulla composizione del debito pubblico, suddivisa non solo per categorie di detentori ma anche per individuazione soggettiva degli stessi, può aiutare gli operatori economici ed i privati cittadini nel compiere scelte ottimali per allocazione delle proprie risorse;

prendendo a modello il mercato più simile a quello in esame, il mercato azionario, si evidenzia come proprio ai fini di un più regolare ed efficiente svolgimento degli scambi sui mercati siano previste delle norme in base alle quali le operazioni di acquisto di azioni di società quotate in borsa, che portino ad una proprietà azionaria superiore ad una soglia minima stabilita dall’ordinamento giuridico, devo condurre alla conoscenza e diffusione dei titolari dei pacchetti azionari minimi suddetti;

nel caso in cui gli operatori di mercato assumano partecipazioni rilevanti in un’unica società che superi una soglia pari al 2% del capitale sociale complessivo, sorge per essi l’obbligo di comunicare alla Consob, organo di vigilanza del settore, il superamento della soglia stessa;

impegna il Governo:

ad adottare iniziative normative che comportino la necessaria pubblicazione, da parte degli Enti preposti, di una descrizione analitica più dettagliata e puntuale della composizione dell’universo dei detentori del debito pubblico, siano essi istituzioni finanziarie e non finanziarie, residenti e non residenti, con la precisazione del titolo in base al quale detengono quota parte del debito pubblico come, ad esempio, a titolo di gestione o di proprietà o per ulteriori fini quali, garanzia, fideiussione e simili istituti giuridici presenti nell’ordinamento;

ad adottare iniziative normative che consentano la conoscibilità pubblica dei soggetti che per conto terzi o per conto proprio, ad ogni asta, abbiano acquistato una percentuale rilevante dei titoli collocati, che si propone pari almeno allo 0,2% del monte del debito pubblico complessivo, o che faccia superare tale soglia sommando la quota dei titoli acquistati all’ultima asta a quella dei titoli già detenuti nel proprio portafoglio. In questo ultimo caso si propone l’introduzione dell’obbligo, in capo ai soggetti in questione, di comunicare tempestivamente agli organi deputati al controllo, eventuali raggiungimenti della soglia di possesso rilevante in seguito alla partecipazione attiva all’ultima asta;

ad adottare iniziative normative che prescrivano agli Enti preposti al controllo, altresì, un onere di pubblicazione di maggior dettaglio relativamente alla struttura ed alla composizione dei titoli del debito pubblico nazionale, con suddivisione per tipologia di titolo, con distinzione tra tasso fisso e tasso variabile, oltre che per valore della cedola nominale, e classificazione in base alla data di emissione e di scadenza e, quindi, alla durata che può essere breve, media, lunga.

On. Marco Beltrandi



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