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Como, Rolando (lista Bonino-Pannella): i dati sugli autenticatori non vi dicono nulla?

28 febbraio 2010

I candidati della Lista Bonino-Pannella hanno reso noto la dichiarazione che annuncia l’esito dell’Ufficio elettorale del Tribunale di Como che li esclude dalla competizione elettorale regionale del 28 e 29 marzo per insufficienza di firme autenticate che accompagnano la lista.
In quella dichiarazione vi è descritto, riteniamo con chiarezza, il meccanismo tra dinamiche formali e dinamiche sostanziali per cui abbiamo tentato di richiamare per tempo l’attenzione delle istituzioni, dei media e dei cittadini-elettori. Per essere chiari nel momento in cui – sia pure a malincuore “facciamo notizia” – desidero, come capolista a Como, aggiungere alcune argomentate osservazioni.
Gabriella Barbaro, che ha presentato formalmente la lista in Tribunale, ha avuto legittimamente il verbale da cui si evince che:
• in provincia si sono attivati 128 autenticatori aventi i requisiti
• di essi 104 rivelano cariche partitiche (pari all’ 81,25%)
• solo il 18,75% degli autenticatori esprimono dunque cariche “neutrali”, cioè amministrative (tra cui due soli giudici di pace)
• gli unici che hanno utilizzato i cancellieri del tribunale per svolgere autentiche risultano i radicali.
Per comprendere di cosa si sta parlando aspettiamo tra l’altro gli accertamenti, tra le varie liste “accettate”, sulle verifiche attorno alle liste di “Forza Nuova” dove l’intero pacchetto di 1.902 firme presentate (su cui vi sono rilievi grafici tipo “la grafia delle firme risulta spesso eccezionalmente similare”) è stato autenticato da una sola persona, cioè dal consigliere comunale di Dizzasco Luca Pilli.
Insomma è venuto il momento – sia pure davanti al “morto” – per comprendere che sulle regole del funzionamento della democrazia non si alza mai abbastanza la soglia di attenzione.
Ed è anche venuto il momento per dire agli 8.119 elettori che hanno votato alle recenti europee per i radicali in provincia di Como oltre a quelli che ci hanno segnalato attenzione e interesse per l’approccio critico, civilmente preoccupato ma socialmente costruttivo che abbiamo avuto nel mese di campagna a disposizione, che manterremo il dialogo con loro e con i cittadini, che ragioneremo insieme su cosa sia “voto utile” il 28 e 29 marzo, che manterremo fermo e costante lo spirito di sorveglianza democratica attorno alla campagna elettorale
 



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