Appreso che il ministro Gianfranco Rotondi è stato multato per affissione abusiva di manifesti sulla vetrina del suo comitato elettorale di Torino, Giulio Manfredi (fra i capolista della Lista Bonino-Pannella) ha dichiarato:
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Mai avrei pensato di dover scendere in campo a favore di quel democristianaccio di Rotondi ma le vie della Provvidenza sono infinite: nella riunione tenutasi lo scorso 2 marzo presso la Prefettura di Torino fra tutte le forze politiche (alla presenza del capo del servizio elettorale, Dr. Ricci, e di tutte le forze dell’ordine, vigili di Torino compresi) si era discusso a lungo proprio sulla questione dei manifesti, insegne, decalcomanie affissi sulle vetrine dei comitati elettorali e si era convenuto che era possibile mantenere affisse le immagini dei candidati e dei simboli di partito senza alcuna espressa dichiarazione di voto; io avevo insistito perchè risultasse chiaramente tale accordo nel verbale finale, inutilmente.
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Ne ha fatto le spese il ministro Rotondi, che, però, sa benissimo che la partitocrazia si è gia premunita: con un emendamento aggiunto all’ultimo momento nel recente “decreto milleproroghe”, è stata decisa la “sanatoria preventiva” per le affissioni abusive della campagna elettorale delle regionali; sarà sufficiente per i partiti pagare mille euro in ogni provincia dove si è affisso abusivamente, una bazzeccola per chi incamera ogni anno milioni di euro di finanziamento pubblico, mascherato sotto il nome di “rimborso elettorale”.
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Ad ogni buon conto, la Lista Bonino Pannella si autodenuncia subito: alla vetrina della sua sede elettorale di via Botero n. 11/f fanno bella mostra di sè sia il simbolo della lista sia il manifesto di Mercedes Bresso, il candidato alla Presidenza della Regioni appoggiato dalla Lista stessa.
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Manfredi (348/5335305)
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