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Ru486. Viale a Sacconi: il ricovero è un falso problema
?Si attaccano al ricovero perché hanno perso la battaglia sulla RU486 e cercano di scoraggiarne l?uso con la complicità di finti esperti del CSS.?

13 marzo 2010

Questo il commento di Silvio Viale, il medico torinese ed esponente radicale, che dieci anni inizio la battaglia per introdurre la RU486 in Italia alle dichiarazioni di Maurizio Sacconi oggi a Torino.

 
Silvio Viale, che non è candidato alle prossime elezioni regionali e che oggi, insieme all’assessore alla sanità Eleonora Artesio, parteciperà al dibattito di presentazione della rivista Marea, ha dichiarato:
 
“Hanno perso la battaglia e sanno che perderanno anche la guerra, perché la questione del ricovero è un falso problema. Al ministro Sacconi dico che solo chi è preso da furore ideologico e non conosce la materia può pensare che la donna resterà in ospedale, come fosse in galera, senza alcuna esigenza clinica. E’ ovvio che l’intervento abortivo, quello che lui chiama il processo farmacologico, si svolgerà in ospedale secondo quanto previsto dalla 194, tenendo presente che l’articolo 8 prevede il ricovero solo “se necessario”. Qualunque parere “prezzolato” del nuovo Consiglio Superiore di Sanità, da lui nominato, come è accaduto per quelli richiesti da Sirchia e Storace, non potrà sostituirsi alla 194. Sappia il ministro che io non sono candidato, che non dovrò prendere l’aspettativa e che, quindi, rimarrò al S.Anna di Torino a fare bene il mio lavoro, nell’interesse preminente delle donne e nel pieno rispetto della 194. Del resto, rispettare la 194 è quello che io faccio tutti i giorni, permettendone l’applicazione. Introdurre la RU486 significa rispettare la 194, le donne ed i lavoro di chi si fa carico della sua applicazione. Non capisco perché il ministro continui ad insultare gli operatori della 194 e a minacciare il ricovero coatto per le donne, come non capisco perché si sia opposto alla RU486 se la questione era solo quella del ricovero, un falso problema, visto che comunque è destinato ad essere superato in poco tempo.”


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