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Carceri. Testa (Detenuto Ignoto): il 25 marzo nuova richiesta di archiviazione per il caso Lonzi. Riprendo sciopero della fame
Dichiarazione di Irene Testa, Segretaria dell?associazione Radicale il Detenuto Ignoto, Lista Bonino-Pannella

18 marzo 2010

In queste ore mi ha chiamato Maria Ciuffi, madre di Marcello Lonzi, il ragazzo che nel 2003 morì nel carcere Le Sughere di Livorno e sul cui corpo, ufficialmente deceduto per cause naturali, erano evidenti i segni di gravi lesioni e ferite sicuramente incompatibili con i motivi (arresto cardiaco cagionato da inalazione di gas butano) con cui la magistratura al tempo liquidò il caso.

In questi anni la signora Ciuffi non si è data pace, è riuscita a far riesumare la salma del figlio Marcello e a scoprire ciò che le precedenti perizie necroscopiche tacevano, tra le altre, la presenza di otto costole rotte e di un buco sulla testa profondo fino all’osso, ed è riuscita a far riaprire il caso già archiviato.

Ora, mi comunica, una nuova udienza è prevista per il 25 marzo prossimo, con nuova richiesta di archiviazione da parte dei PM.

Non so se e per quali motivi questi signori vogliano continuare a negare una verità che sembra inconfutabile, che Marcello Lonzi sia stato ammazzato con la violenza durante la sua permanenza in carcere. Penso che una nuova archiviazione non possa rappresentare ciò che lo Stato per il quale lavorano e che rappresentano dovrebbe ricercare sopra ogni altra cosa: che sia fatta verità e giustizia sulla sua morte.

Per questo, perché la Magistratura e i pubblici Ministeri titolari della vicenda possano operare guidati dal lume della Giustizia e della Legge anche in questo caso, dalla mezzanotte di oggi riprenderò lo sciopero della fame precedentemente sospeso, in sostegno di ogni legittima speranza, che per Marcello Lonzi non sia di nuovo archiviata la verità.



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