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ven 19 apr. 2024
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Piemonte, Manfredi e Boni:complimenti all'avvocato Procacci, ma essendo Commissario Corecom avrebbe fatto meglio a non difendere Cota.

21 marzo 2010

Leggiamo che il Consiglio di Stato ha escluso dalla competizione elettorale la lista “Nadia Cota Liberali” perché troppo simile al simbolo del listino di Roberto Cota. Rileviamo, innanzitutto, che lo stesso ragionamento avrebbe dovuto portare all’esclusione (o, almeno, alla richiesta di cambiamento del nome) di un’altra lista del prolifico Rabellino, quell’ “Alleanza per Torino Nuova Libertà” che non c’azzecca nulla con l’“Alleanza per Torino” che espresse per due volte il sindaco Valentino Castellani. Ma l’esposto da noi presentato alla Corte d’Appello è stato archiviato.

 

Ciò detto, facciamo i complimenti all’avv. Luca Procacci, che assiste Roberto Cota nei suoi ricorsi contro Rabellino e che si sta facendo una bella pubblicità sui giornali. Il problema è che si tratta dello stesso Luca Procacci che è Commissario del Corecom (Comitato regionale per le Comunicazioni) della Regione Piemonte; e il commissario Procacci ha la delega alle conciliazioni, ai contributi alle emittenti televisive locali e alla par condicio.

 

Il bravo Procacci ci spiegherà che non esiste alcuna legge che gli impedisce di fare sia il Commissario Corecom sia l’avvocato di Cota. Ma non era più deontologicametne corretto astenersi dal patrocinare il candidato del centro-destra (anche perché l’art. 3 della legge istitutiva del Corecom - L.R. n. 1/2007 – prescrive che i commissari siano “scelti tra persone che diano garanzia di assoluta indipendenza dal sistema politico istituzionale”) … oppure dimettersi dal lucroso incarico di commissario Corecom?

 

 



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