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Ru 486, Manfredi e Boni: il governo impartisce lezioni sulla 194 ma non fa quello che la legge prescrive: avrebbe dovuto presentare relazione su stato attuazione ben due mesi fa

8 aprile 2010

·       Dichiarazione di Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) e Igor Boni (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta)
 
Ogni giorno gli esponenti del governo si danno il turno per impartirci lezioni sulla legge 194. Peccato che poi non facciano quello che la legge impone loro di fare, anche le cose più semplici. Ai sensi dell’art. 16 della legge, il Ministro della Sanità deve presentare al Parlamento entro il mese di febbraio di ogni anno una relazione sull'attuazione della legge stessa. La Relazione relativa al 2010 non è stata ancora presentata; quella dell’anno passato fu presentata al Parlamento il 29 luglio 2009, quando gli onorevoli erano già in vacanza.
 
Siamo, perciò, ancora in attesa dei dati aggiornati sull’aborto chirurgico e su quello farmacologico che dovrebbero servire da base per la formulazione delle sospirate“Linee guida” del governo e per il monitoraggio delle interruzioni di gravidanza.
 
A proposito di legge sempre nominata ma mai attuata: l’art. 15 della legge 194 prescrive che “le regioni, d'intesa con le università e con gli enti ospedalieri, promuovono l'aggiornamento del personale sanitario … sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza.”.
Stiamo parlando di una norma che è entrata in vigore il 6 giugno 1978, quindici giorni dopo la pubblicazione della legge 194 sulla Gazzetta Ufficiale. Ma concretamente, realmente, tale norma è stata attuata solamente dalla Regione Puglia e solo ieri, mercoledì 7 aprile 2010 (32 anni dopo!), quando una cittadina italiana, Sara, nel Policnico di Bari, ha potuto accedere finalmente all’aborto farmacologico in regime legale ordinario e non più di sperimentazione; e la prima pillola in assoluto fu somministrata dal Dr. Silvio Viale a Torino solamente nel settembre 2005.
 
E’ questo il rispetto della legge scritta da parte delle istituzioni della Repubblica Italiana. E’ questo quello che i radicali chiamano “legge formale” e “legge materiale”; non si tratta di questioni di lana caprina ma di problemi che riguardano la vita di ciascun cittadino e cittadina italiani.
 
 
Torino, 8 aprile 2010
 
 
Manfredi (348/5335305)
 
 
 

http://forum.radicali.it/content/ru486aborto-farmacologico-da-torino-tutta-italia 



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