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Salerno, iniziativa nonviolenta dei radicali Salzano e Capano: digiuno per riapertura della Sezione detentiva dell'Ospedale San Leonardo.

13 aprile 2010

Dalla mezzanotte di lunedì 12 aprile, Donato SALZANO Segretario
dell’associazione radicale “Maurizio Provenza” e Michele CAPANO del Comitato
Nazionale di Radicali Italiani hanno iniziato un digiuno per la riapertura della
sezione detentiva dell’ospedale San Leonardo.

“L’iniziativa di lotta nonviolenta di dialogo con e per il dott. Attilio
BIANCHI, manager dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi -
D’Aragona, vuole essere e dare in senso gandhiano la forza necessaria per dare
corso finalmente alla Sua decisione di riaprire la sezione detentiva del nosocomio
salernitano, la nostra fame di risposte sarà la Sua forza, anche e non solo alla
luce dei recentissimi episodi di cronaca. La civiltà di un Paese si misura dalle
condizioni in cui mantiene le proprie carceri, questo è un Paese
senza………................”.

Dalla prossima mezzanotte si affiancheranno al digiuno:

Manuela ZAMBRANO tesoriera Ass. radicale salernitana “Maurizio Provenza”,
Carlo PADOVANO presidente Ass. radicale salernitana “Maurizio Provenza”, Angelo
DI SANTO, Daniela ZAMBRANO, Maria Angela PERELLI presidente Cellula Coscioni di
Salerno e Filomena GALLO Vice Segretaria Nazionale Associazione “Luca Coscioni”.

In autoriduzione di farmaci:

Alfredo PAUCIULO Comitato Nazionale di Radicali Italiani e Angelo GIUBILEO.

Per chi vuole affiancarsi all’iniziativa nonviolenta, può segnalare la sua
adesione a dsalzano@libero.it o al telefax 089.662105, indicandone: nome, modalità
e tempi della sua iniziativa.

Il testo della lettera aperta inviata al dott. BIANCHI, oggetto
dell’interrogazione parlamentare immediata dell’On. Rita BERNARDINI deputata
Radicale:


Al Direttore Generale dell’ Azienda Ospedaliera
S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona
Dott. Attilio Bianchi


OGGETTO: Apertura reparto riservato ai detenuti

Gentile dott. Bianchi,

come Radicali Salernitani, riuniti attorno all’ Associazione Radicale “Maurizio
Provenza”ci rivolgiamo a Lei per sottoporle formalmente la questione dell’
apertura, all’ interno dell’ Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi
D’ Aragona, di un reparto riservato ai detenuti (innanzitutto, naturalmente, i
detenuti presso la casa circondariale di Fuorni).

Le ragioni di assoluta urgenza di quest’ apertura Le sono note.

La condizione “esplosiva” delle carceri italiane in generale, della casa
circondariale di Fuorni in particolare (connessa, a tacer d’altro, al
sovraffollamento penitenziario unito alla cronica insufficienza del personale) rende
decisiva una pronta ed adeguata risposta sanitaria a fronte delle continue
emergenze.

Quando diciamo “decisiva” alludiamo al confine – spesso sottilissimo in cella
– che separa la vita (ma definiamola sopravvivenza, trattandosi di detenuti
italiani, custoditi nell’ illegalità sul fronte degli spazi “vitali”
riservati a ciascuno) dalla morte.

Le forze sindacali che rappresentano gli agenti penitenziari (la UIL in particolare)
e lo stesso personale infermieristico della sua Azienda Ospedaliera Le hanno spesso
sottoposto la questione, ricevendo in risposta rassicurazioni rivelatesi, allo
stato, senza fondamento.

Mentre i detenuti vengono mal curati (se va bene) o muoiono (se va male), sappiamo
che esistono gli spazi fisici per il reparto (pare che gli agenti penitenziari di
Fuorni abbiano già le chiavi del reparto), che esiste il personale infermieristico
per il presidio sanitario (pare che i neo-infermieri abbiano già ricevuto le
lettere di assunzione).

All’ indomani di un nuovo, increscioso episodio di “cronaca penitenziaria” (un
tentativo di suicidio a Fuorni fortunatamente senza esito drammatico), Le chiediamo
formalmente di indicarci una data per l’apertura del reparto, o di segnalare a noi
ed all’ opinione pubblica quale è il problema, se un problema c’è.

Siamo fiduciosi che questo fine settimana possa aiutarla a chiarire le idee a noi (e
magari all’ Azienda). Se così non fosse, Lunedì 12 Aprile annunceremo le azioni
nonviolente divenute improcrastinabili per chiunque abbia a cuore la propria
dignità di cittadino (o, meglio, di membro di un consorzio che continua ad osare
definirsi “civile”), e sia convinto che questa dignità (propria) passi anche e
soprattutto attraverso il rispetto di quella altrui. La conquista e la difesa di
questa dignità, come forse sa, sono la sintesi dell’ azione politica radicale, da
un sessantennio a questa parte, in questa nostra povera Repubblica.

Anche qui, anche ora, quest’impegno si rinnova e ci impone di rivolgerci a Lei,
nella responsabilità che Le è attribuita, e che siamo fiduciosi saprà onorare.

Ci creda Suoi,

per l’ Associazione Radicale Salernitana Maurizio Provenza:

- Donato Salzano, Segretario

- Manuela Zambrano, Tesoriera

- Carlo Padovano, Presidente



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