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Torino/Corteo 25 aprile, Boni e Manfredi: sfileranno con cartelli in memoria di Marek Edelman, capo della rivolta nel ghetto di Varsavia, la prima insurrezione armata nell?Europa occupata dai nazisti.

23 aprile 2010

Boni e Manfredi: il comune dedichi una lapide a Edelman in Piazza Polonia.

Al corteo per il 25 aprile (domani, da Piazza Albarello a Piazza Castello, partenza ore 20:30), i militanti dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta sfileranno con cartelli in memoria di Marek Edelman (1919-2009), ebreo polacco, militante del Bund (partito socialista dei lavoratori ebraici), vicecomandante della rivolta del Ghetto di Varsavia (dal 19 aprile al 16 maggio 1943), la prima insurrezione armata nell’Europa occupata dai nazisti. Edelman, medico cardiologo, ha continuato nella Polonia del dopoguerra la sua militanza socialista anticomunista (per questo perse ben due volte il lavoro in ospedale). Divenne poi uno dei più ascoltati consiglieri di Solidarnosc (fu anche imprigionato dal regime del generale Jaruselzski); una delle massime menti laiche dell´opposizione democratica, partecipò alla Tavola rotonda, il negoziato del 1989 tra Solidarnosc e la giunta militare-comunista, che permise la transizione non violenta dal socialismo reale alla democrazia. Dal 1989 al 1993 fu deputato alla Dieta polacca. Negli anni ’90 del secolo scorso Edelman denunciò in modo forte e chiaro le stragi che stavano avvenendo nella Sarajevo assediata dai serbi, richiedendo all’Occidente di intervenire, di non rimanere ignavo alla finestra.
Igor Boni (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani):
In occasione del “Giorno della Memoria”, lo scorso gennaio, abbiamo scritto al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Torino per chiedere che la nostra città onori la memoria di Marek Edelman con una lapide, che può essere collocata in Piazza Polonia, accanto al cippo che ricorda i soldati polacchi, inquadrati nelle truppe alleate, che morirono per la Liberazione di Torino e dell’Italia.
Sarebbe un modo tangibile per ricordare una cosa che non va dimenticata, soprattutto oggi, in una Unione Europea che sembra aver smarrito i valori e le ragioni che ne costituiscono le radici: la Resistenza fu un movimento di liberazione non cittadino, non regionale, non nazionale ma europeo.
 
N. B. Marek Edelman ha ricapitolato la sua straordinaria esistenza nel libro “Il guardiano” (Sellerio, 1998); sono usciti postumi “C’era l’amore nel ghetto” (Sellerio, 2009) e "Ad arrivare prima del Signore Iddio", (La Giuntina, 2010).


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