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Torino, dal 1° maggio i radicali raccolgono firme ''per una scelta espressa e consapevole'' sull'otto per mille
Domenica Viale, Manfredi e Simiand deporranno un mazzo di rose sotto l'obelisco di piazza Savoia, per ricordare l'abolizione dei tribunali ecclesiastici (leggi Siccardi)

1 maggio 2010

In una conferenza stampa tenutasi nella sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, gli esponenti radicali Igor Boni, Giulio Manfredi, Nicoletta Casiraghi e Caterina Simiand hanno illustrato i contenuti della petizione popolare su cui da domani (Piazza Castello, dalle 10 alle 13) saranno raccolte le firme dei cittadini.
La petizione chiede al Parlamento Italiano:
- di modificare la normativa dell’8 per mille affinchè siano distribuite solamente le quote di chi ha scelto espressamente – firmando il modulo 730 o 740 – uno dei soggetti partecipanti alla ripartizione; attualmente, è distribuito anche l’8 per mille di chi non sceglie, in proporzione alle scelte espresse (art. 47, terzo comma, Legge 222/85); rispetto alla dichiarazione dei redditi del 2003, la Conferenza Episcopale Italiana ha incassato 887 milioni di euro mentre sulla base delle scelte espresse avrebbe incassato “solamente” 362 milioni di euro.
- una campagna d’informazione che fornisca ai cittadini gli elementi per una scelta chiara e consapevole sull’8 per mille. Finora lo Stato non ha mai fatto propaganda a favore della sua quota mentre la Chiesa Cattolica destina circa l’1% dei ricavi (circa 10 milioni di euro) a una campagna sui media martellante e mistificante: solo circa un terzo dei fondi percepiti va in iniziative cosiddette “di carità”;
- una ripartizione dei fondi dello Stato che non sia un’ulteriore indebita elargizione alla Chiesa Cattolica: il 66% dell’8 per mille assegnato allo Stato nel 2009 è stato destinato al restauro di chiese e luoghi di culto (mentre già esiste nella ripartizione dell’8 per mille percepito dalla CEI un apposito fondo per l’ “edilizia di culto”).
 
Domenica 2 maggio, a mezzogiorno, in concomitanza con la presenza a Torino di Papa Ratzinger, una delegazione radicale composta da Silvio Viale (presidente Associazione Aglietta), Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) e Caterina Simiand (giunta segreteria Associazione Aglietta) deporrà un mazzo di rose sotto l’obelisco di Piazza Savoia, eretto nel 1852 per festeggiare le “leggi Siccardi” (dal nome del ministro della Giustizia del governo liberale di Massimo D’Azeglio che le propose, Giuseppe Siccardi). Con le leggi Siccardi si cancellavano privilegi quali i tribunali ecclesiastici e la manomorta (cioè la non assoggettabilità a qualsiasi tassazione dei beni ecclesiastici); si sanciva, in definitiva, quello che è scritto a chiare lettere sull’obelisco: la legge è uguale per tutti. Viale, Manfredi e Simiand hanno dichiarato:
“L’obelisco di Piazza Savoia fu finanziato da una pubblica sottoscrizione lanciata dalla “Gazzetta del Popolo” a cui aderirono ben 800 comuni piemontesi, i cui nomi sono incisi sul monumento. Esisteva in Piemonte un movimento popolare liberale e anticlericale che trovava espressione nei media e nel Parlamento sabaudo; quel movimento esiste ancora ma trova scarsa rappresentanza fra politici sempre pronti a omaggiare a Roma il Papa, a Torino un cardinale Poletto che ormai rilascia dichiarazioni politiche, come un vero e proprio segretario di partito.”.
 
Torino, 30 aprile 2010
 
Manfredi (348/5335305)
 
Per approfondimenti:

www.anticlericale.net 



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