Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 02 mag. 2024
  cerca in archivio   NOTIZIE
Manfredi: Bocchino e sua moglie facciano finalmente chiarezza sui finanziamenti provenienti, tramite finanziaria di San Marino, da mediazioni affaire Telekom Serbia

2 maggio 2010

Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani):

 
Leggo che l’on. Italo Bocchino, intervistato oggi da Maria Latella su SkyTg24, dichiara, fra l’altro:
“La politica deve essere trasparente, non ci deve essere nemmeno un centimetro quadrato di ombra per l'opinione pubblica”.
Bene, prendo in parola l’on. Bocchino e gli ripropongo la domanda che pongo da tre anni (assieme ad altre 14 sempre sull’affaire Telekom Serbia), senza aver ottenuto naturalmente alcuna risposta:
 
Per quale destino cinico e baro una parte dei proventi dell’intermediazione riguardante l’affaire Telekom Serbia finirono nella disponibilità dell’on. Italo Bocchino di Alleanza Nazionale, membro della commissione parlamentare d’inchiesta sull’affaire e accusatore implacabile di Prodi e compagni (tranne Ciampi)?
 
Dall’ordinanza di archiviazione dell’inchiesta su Telekom Serbia del Tribunale di Torino (9 maggio 2005, pag. 30):
 “…Ciò che costituisce una singolare emergenza messa in luce dalle indagini riguarda la destinazione di una parte delle risorse di Vitali (uno dei due “facilitatori” dell’affaire Telekom Serbia, ndr), a loro volta, come è stato reiteratamente chiarito, provenienti dall’affare Telekom Serbia. In effetti, Bassini (Loris, titolare di una società finanziaria di San Marino, la Fin Broker S.A., a cui il Vitali aveva affidato la gestione di 22 miliardi di lire, fra cui i compensi percepiti per l’affaire Telekom Serbia, ndr) erogò, nel corso del 2001, 1,8 miliardi di lire ad una società, Goodtime Sas, di cui socia accomandataria era Gabriella Buontempo, moglie dell’on. Italo Bocchino, successivamente componente della commissione d’inchiesta Telekom Serbia; e 2,4 miliardi di lire alla società Edizioni di Roma, di cui socio e Presidente del Consiglio di Amministrazione era lo stesso on. Bocchino…”.
 
Nel giugno 2007, il tribunale di San Marino condannò il titolare della finanziaria sanmarinese Fin Broker, Loris Bassini, a restituire al “conte” Gianfrancesco Vitali i soldi ricevuti.
Una domanda sorge spontanea: l’on. Bocchino e sua moglie hanno restituito interamente a Loris Bassini la somma ricevuta in prestito?
Leggendo il “Fatto Quotidiano” dell’11 marzo scorso (“Telekom Serbia e quell’assegno alla moglie di Bocchino” di Marco Lillo), parrebbe di no: “... L’ufficiale giudiziario il 5 novembre scorso ha bussato alla porta dell’appartamento intestato a Bocchino, in Corso Vittorio, a Roma, per tentare un pignoramento presso terzi. L’appartamento appartiene al deputato ma la moglie ne è usufruttuaria e proprio contro di lei Bassini ha messo in moto la giustizia. Il finanziere vanta un credito di 800 mila euro verso la società di produzione Goodtime Sas di Gabriella Buontempo ...”.
 
On. Bocchino, facciamo finalmente chiarezza?
 
Per approfondimenti:
testo della sentenza di archiviazione dell’inchiesta su Telekom Serbia


IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail