Manfredi e Boni: Corgiat dove vive? Il nome di Michele Giovine non gli dice nulla?
Dopo aver letto di riserve, obiezioni, perplessità del PD piemontese rispetto al ricorso al TAR che Mercedes Bresso e l’UC piemontese presenteranno sull’esito delle elezioni regionali e, in particolare, dopo aver letto la dichiarazione del sindaco PD di Settimo T.se, Aldo Corgiat (“Mi auguro che il partito non si metta a seguire questa strada. Non sono in discussione brogli e né li vedo possibili, se la tradizione del civile Piemonte resta sempre valida”, cronaca de “La Stampa”), Igor Boni (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) hanno commentato:
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“I rilievi mossi da Mercedes Bresso nei confronti della lista “Pensionati per Cota” di Michele Giovine e dall’UDC nei confronti della lista di Scanderebech non possono essere tolti di mezzo con un’alzata di spalle. Avvalorano pienamente il ricorso al TAR e sono motivati, prima che dall’interesse di parte, dall’interesse generale dei cittadini piemontesi ad un gioco pulito e senza bari.
Aldo Corgiat, che ci parla della “tradizione del civile Piemonte”, non si è forse accorto che nel passato Consiglio Regionale vi è stato un signore, Michele Giovine, che è riuscito con grande abilità a far cadere in prescrizione il processo che lo riguardava ma che è rimasto consigliere solamente perchè nessuno degli aventi diritto ha fatto ricorso contro la sua elezione, supportata da migliaia di firme false. E l’allora presidente del Consiglio Regionale, Davide Gariglio, che oggi esprime forti riserve sul ricorso, mandò Giovine in rappresentanza della Regione Piemonte alla “Festa per la Legalità ” dell’Associazione “Libera” di Don Ciotti. Oltre il danno, pure la beffa!
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Noi radicali non dimentichiamo nulla e sui nostri siti possiamo documentare tutto quello che affermiamo; sarebbe ora, finalmente, che altri recuperino informazioni preziose e si battano con noi, con Mercedes Bresso, con l’UDC piemontese per la legalità .
Anche perchè battersi per la legalità conviene: se Giovine fosse stato fermato in tempo, non sarebbe stato determinante per la vittoria del centro-destra”.
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Torino, 3 maggio 2010
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Manfredi (348/5335305)
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N. B. Alleghiamo ampia rassegna stampa sul “caso Giovine”, reperibile anche nel trhead:
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