Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 02 mag. 2024
  cerca in archivio   NOTIZIE
Elezioni regionali/Radicali: Ricorso Bresso e Udc su esito elezioni regionali atto giusto e doveroso
Manfredi e Boni: Corgiat dove vive? Il nome di Michele Giovine non gli dice nulla?

3 maggio 2010

Dopo aver letto di riserve, obiezioni, perplessità del PD piemontese rispetto al ricorso al TAR che Mercedes Bresso e l’UC piemontese presenteranno sull’esito delle elezioni regionali e, in particolare, dopo aver letto la dichiarazione del sindaco PD di Settimo T.se, Aldo Corgiat (“Mi auguro che il partito non si metta a seguire questa strada. Non sono in discussione brogli e né li vedo possibili, se la tradizione del civile Piemonte resta sempre valida”, cronaca de “La Stampa”), Igor Boni (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) hanno commentato:
 
“I rilievi mossi da Mercedes Bresso nei confronti della lista “Pensionati per Cota” di Michele Giovine e dall’UDC nei confronti della lista di Scanderebech non possono essere tolti di mezzo con un’alzata di spalle. Avvalorano pienamente il ricorso al TAR e sono motivati, prima che dall’interesse di parte, dall’interesse generale dei cittadini piemontesi ad un gioco pulito e senza bari.
Aldo Corgiat, che ci parla della “tradizione del civile Piemonte”, non si è forse accorto che nel passato Consiglio Regionale vi è stato un signore, Michele Giovine, che è riuscito con grande abilità a far cadere in prescrizione il processo che lo riguardava ma che è rimasto consigliere solamente perchè nessuno degli aventi diritto ha fatto ricorso contro la sua elezione, supportata da migliaia di firme false. E l’allora presidente del Consiglio Regionale, Davide Gariglio, che oggi esprime forti riserve sul ricorso, mandò Giovine in rappresentanza della Regione Piemonte alla “Festa per la Legalità” dell’Associazione “Libera” di Don Ciotti. Oltre il danno, pure la beffa!
 
Noi radicali non dimentichiamo nulla e sui nostri siti possiamo documentare tutto quello che affermiamo; sarebbe ora, finalmente, che altri recuperino informazioni preziose e si battano con noi, con Mercedes Bresso, con l’UDC piemontese per la legalità.
Anche perchè battersi per la legalità conviene: se Giovine fosse stato fermato in tempo, non sarebbe stato determinante per la vittoria del centro-destra”.
 
 
Torino, 3 maggio 2010
 
Manfredi (348/5335305)
 
N. B. Alleghiamo ampia rassegna stampa sul “caso Giovine”, reperibile anche nel trhead:
 
 


IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail