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Carceri: Ass.Detenuto Ignoto. Cirielli si ricordi che gran parte delle cause del sovraffollamento carcerario sono dovute a ?sua? legge

7 maggio 2010

 

  • Dichiarazione di Irene Testa Segretario dell'Associazione Il Detenuto Ignoto e membro della Giunta Nazionale di radicali Italiani
 
Edmondo Cirielli, più che ricordare a se stesso che le norme introdotte con l'approvazione della “sua†legge si resero necessarie per la troppa discrezionalità che i magistrati applicavano nella concessione delle attenuanti e delle misure alternative per i recidivi, dovrebbe invece rendersi conto che gran parte dello sfacelo del sistema carcerario, che registra in questi tempi il alto numero di detenuti che affollano le nostre carceri, lo si deve proprio alla legge che porta il suo nome. Già nel 2005, quando si approvò la sciagurata legge 251, denunciavamo che essa avrebbe devastato il già disastrato sistema delle carceri italiane, che gli istituti di pena sarebbero ritornati in poco tempo indietro di 20-30 anni, e il numero dei detenuti sarebbe presto quadruplicato, con gli effetti che ciascuno immaginava. Infatti: la legge elimina i benefici e le previsioni dell’esistente legge Gozzini per tutti i recidivi (cioè, per oltre i due terzi degli attuali detenuti); aumenta una serie di pene anche per reati di minore gravità; elimina, al terzo reato, qualunque beneficio previsto dalle leggi vigenti. Date le condizioni, di allora e a maggior ragione delle attuali, in cui versano gli istituti di pena italiani, l’aver prodotto una tale normativa è stata un'autentica follia, e, come Radicali, eserciteremo le dovute pressioni perché le Camere modifichino al più presto quella che è oggi una delle maggiori cause del malfunzionamento del sistema penale.
 


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