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Pannella: Minniti e D'alema vogliono l'unità nazionale con Berlusconi

8 maggio 2010

• da una nota di agenzia letta a Radio Radicale

"Io mi onoro di avere la capacità di parlare al Pd come se fosse il mio partito, ed ho detto molte volte ad alta voce di essere pronto a prendere la tessera del Pd. Aspetto anzi di sapere se l'invito rivolto da Emma Bonino al Pd a consentire la doppia tessera, in una recente assemblea del Partito democratico, mi consentirà finalmente di averla". Lo ha detto Marco Pannella in diretta da Radio radicale, in un intervento 'da non invitato' al seminario dell'Area democratica del Pd in corso a Cortona.

Pannella ha in particolare criticato l'intervento di Marco Minniti, che ha "presentato - senza volerlo - la sua nuova creatura. Ha parlato come creatore, costitutore, in empatia con D'Alema, di una nuova Fondazione, si chiama Icsa. Vuol dire Intelligence culture and strategic analysis. Interessante, no? E' una Fondazione che Minniti ha voluto fosse con la presidenza onoraria di Francesco Cossiga. Non farò l'elenco prestigiosissimo, che sicuramente ha comportato molto lavoro, con i suoi ammiragli, i suoi generali, i suoi tecnici di intelligence parigini, americani, della corrente Bush più di quella Obama. Straordinarie personalità del governo delle istituzioni italiane, davvero direi una possibile lezione di governo ombra fin d'ora, che trova corrispondenze già ufficiali".

"L'intervento appassionato, strategico di Minniti - ha detto Pannella - prefigura le risposte strutturali ed ideologiche alla tremenda crisi che paventa. E qual è questa risposta? La grande proposta dell'unità nazionale. Da D'Alema e Minniti in particolare, dall'interno del Partito democratico, emerge la grande urgenza e risposta dell'unità nazionale. E l'unità si fa con chi c'è. Dunque con Berlusconi, non con altri, si fa con il nemico importante, non con un Fini, per esser chiari. Berlusconi, certo, è un po' pasticcione, è fascista, pericoloso. Ma nomina Massimo (che accetta) come presidente della commissione di fatto di indirizzo della attività dei Servizi, che sempre più nel mondo moderno, e in Italia in particolare, costituisce una sorta di alternativa alla poltica estera della Farnesina. E' una scelta strategica, appunto, come la Fondazione".



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