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INCOMPATIBILITA' CONSIGLIERI REGIONALI/MANFREDI E PISANO: COTA MENTE SAPENDO DI MENTIRE ED E' RECIDIVO.

12 maggio 2010

Dopo aver letto sui giornali le dichiarazioni del Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota (“Mi dimetterò nei termini previsti dalla legge”), gli esponenti radicali Giulio Manfredi e Nathalie Pisano hanno dichiarato:

 
“Cota mente sapendo di mentire ed è recidivo. L’art. 4, comma 1, della legge 23 aprile 1981, n. 154 (Norme in materia di ineleggibilità ed incompatibilità alla cariche di consigliere regionale …) così dispone: “Le cariche di membro di una delle due Camere, … di sindaco e di assessore dei comuni compresi nel territorio della regione, sono incompatibili con la carica di consigliere regionale”. L’art. 6, comma 4, della stessa legge così dispone: “La cessazione dalle funzioni deve aver luogo entro dieci giorni dalla data in cui è venuta a concretizzarsi la causa di … incompatibilità”.
 
Dunque, in base a una legge vigente, l’avvocato leghista Roberto Cota, ma anche i suoi compari di partito Massimo Giordano (consigliere regionale e sindaco di Novara) e Gianluca Buonanno (consigliere regionale e sindaco di Varallo Sesia) avrebbero già dovuto dimettersi da una delle due cariche ricoperte, essendo passati ormai quasi un mese dalla loro proclamazione.
 
Ci riserveremo di attivare il meccanismo dell’ “azione popolare” (ricorso di uno o più cittadini elettori piemontesi al tribunale ordinario per far sancire l’incompatibilità) se Cota e compari continueranno a far finta che la legge non esista.
 
Ricordiamo che Roberto Cota è recidivo: nel 2005, nominato sottosegretario di Stato (con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 gennaio 2005), Cota avrebbe dovuto dimettersi entro il 14 gennaio per manifesta incompatibilità. Si dimise solamente il 9 marzo 2005, per non prestare il fianco ad attacchi durante la campagna elettorale (si votò ad aprile).
 
 
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